Operazione Lex, scarcerato Vincenzo Piromalli

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Il TDL, dopo quasi 17 mesi di detenzione, ha rimesso in libertà Piromalli Vincenzo adeguandosi cosi al dettato della Corte di Cassazione che il 31 gennaio scorso aveva annullato l’ordinanza del Tribunale della Libertà di Reggio Calabria, emessa il 30.12.2016.

Piromalli era stato arrestato e condotto in carcere  il 3 novembre del 2016, nell’ambito dell’Operazione Lex,  con l’accusa di far parte della cosca Chindamo–Ferrentino e di aver fatto parte del commando che danneggio a colpi di arma da fuoco la serranda di un esercizio commerciale a Laureana di Borrello.

La Suprema Corte, in accoglimento delle censure mosse dalla difesa, rappresentata dall’Avv. Giovanni Montalto e Domenico Ceravolo, segnalava evidenti contraddizioni sulla motivazione in merito alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, ritendoli inidonei a riscontrare i fatti contestati.

Veniva, dunque, fissata nuova udienza innanzi al TDL, in tale sede la difesa illustrava l’infondatezza della tesi accusatoria depositando atti processuali dai quali emergeva l’insussistenza di un quadro indiziario grave da giustificare la permanenza dello stato detentivo. 

I difensori chiedevano la rimessione in liberà sostenendo che l’evoluzione investigativa ed una attenta analisi degli elementi, posti a fondamento dell’accusa di essere un partecipe alla consorteria mafiosa, non erano idonei a rappresentare la sussistenza dei presupposti per l’applicazione della misura cautelare in atto. 

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