Orrore a Roma. Partorisce, butta bimbo nel water e lo porta in un sacchetto morto al bar

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Una storia degna del peggior film dell’orrore quella avvenuta a Roma dove una venticinquenne, Marika S., ha partorito un maschietto di tre chili e dopo averlo buttato nel water per farlo morire, come se niente fosse ha messo il corpicino del piccolo senza vita in un sacchetto di plastica e l’ha portato al bar dove la madre aveva appuntamento con degli amici. Solo dopo ha buttato il povero innocente in un cestino dell’Ospedale San Camillo di Roma dove ha chiesto soccorso per lei. Il fatto è avvenuto a marzo, e dopo varie battaglie legali la donna sarà processata dalla Corte di Assise di Roma con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. I legali della donna, infatti,  avevano chiesto l’infermità mentale, ma il gip capitolino ha accolto le richieste della Procura e quindi il 25 settembre prenderà il via il processo atteso che l’imputata ha solamente difficoltà emotive e caratteriali.

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