Saccomanno: Caro Pd, ma perché non vi siete costituiti contro Pesce?

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«Ma il Pd, cosa ne pensa della mancata costituzione di parte civile della Tripodi contro Pesce»?

Giacomo Saccomanno non lascia, raddoppia. La guerra aperta tra il consigliere di minoranza e la giunta rosarnese di Elisabetta Tripodi prosegue. L’avvocato ex amministratore controreplica al Pd, partito del sindaco, che aveva appoggiato la scelta della giunta di querelare Saccomanno.

«Non ho alcun livore ma il dovere di rappresentare seriamente in Consiglio Comunale il quasi 50% dei rosarnesi che lo hanno votato ed il diritto di segnalare quanto ritenuto non corretto o legale. Si tratta di elementi fondamentali della vita politica di una città che forse il PD dimentica! E gli interventi ripetuti contro l’amministrazione su facebook ne sono la prova più evidente del disagio in cui si  trovano i cittadini per l’incapacità della Giunta del Sindaco Tripodi». Saccomanno spiega di non aver attaccato la magistratura – come sostiene la giunta – né di aver diffamato l’amministrazione – come la querela sporta accusa – e mette sul tavolo il primo, pesante, contrattacco. «Mi riferisco alla mancata costituzione di parte civile nel processo a carico di Pesce Rocco, per il quale il Consiglio Comunale aveva deliberato all’unanimità tale atto delegando la Giunta. Dimentica forse il PD che a seguito della lettera inviata dal predetto Pesce al Sindaco è stata imposta al medesimo la scorta, mantenuta anche dopo l’assoluzione dell’imputato in grado di appello. Ebbene, in tale procedimento, in primo grado, non vi è stata alcuna costituzione di parte civile, contravvenendo la Giunta al deliberato del Consiglio. Un fatto gravissimo sotto l’aspetto amministrativo ed ancora più grave per cosa rappresentava il processo (minacce gravi al Sindaco ed alla amministrazione). Eppure, la segnalazione di ben 8 consiglieri comunali di minoranza alla Procura ed al Prefetto non ha ricevuto, ancora, alcun riscontro, né positivo e né negativo. Nessuno può scordare che il precedente Consiglio è stato sciolto ed il sindaco del tempo arrestato per una circostanza, certamente, di valore minore sotto l’aspetto giuridico, tanto è vero che lo stesso è stato poi assolto. La città e la minoranza si chiedono: si possono utilizzare due pesi e due misure?». Il consigliere di minoranza, pertanto, riapre una ferita profonda, evidenziando, a suo dire, una discrasia tra il caso della Tripodi e quello dell’ex sindaco Martelli arrestato per presunto concorso esterno in associazione mafiosa ma poi assolto con formula piena. «Rimango fiducioso nei provvedimenti che verranno, certamente, assunti dagli organi competenti. Il PD tenta poi, astutamente e tendenziosamente, di spostare il tema della discussione: può una amministrazione, anche solo moralmente e sotto l’aspetto della trasparenza, eseguire lavori eccezionali (asfalto strada quasi privata, segnaletica orizzontale, illuminazione, ringhiere, ettcc.) accanto ad un immobile appartenente a soggetti che fanno parte o, comunque, molto vicini ad elementi della Giunta, quando il resto del paese è nel completo degrado e vi sono strade di primaria importanza allagate o zone senza nemmeno l’acqua ed i servizi primari? I liberi riscontri dei cittadini ritengono che non sia possibile una cosa del genere. Poi, se i documenti sono o meno regolari si vedrà dopo un accesso atti già richiesto. Ed ecco la palese contraddizione del PD: da una parte, afferma che lo scrivente abbia leso la Magistratura con il post riportato parzialmente e, dall’altra, però accusa questa di non aver dato risposta per “le denunce fatte dall’opposizione contro gli interessi personali attuati durante la sua amministrazione e che a distanza di dieci anni, non hanno avuto esito né positivo né negativo”. Ebbene, appare evidente che trattasi delle medesime lamentele: una Magistratura lenta che non fornisce risposte alle segnalazioni delle opposizioni. Dove sta la differenza tra le due posizioni?».

D.M.

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