La selfie mania oramai impazza in tutto il mondo e nel web spopolano e circolano immagini di ogni tipo, dalla foto “innocente” al ristorante, a quella più piccante al mare in bikini per andare a finire a dei veri e propri autoscatti erotici. Proprio questa moda di immortalarsi nelle pose più osè, da semplice gioco si è trasformata in un incubo per dei giovani cosentini che adescati in chat da presunte donne seducenti o da maschi palestrati hanno inviato ai loro corteggiatori virtuali dei selfie che li ritraggono in posizioni erotiche. Una volta avute le foto gli adescatori però hanno mostrato il loro vero volto iniziando a ricattare gli adolescenti chiedendo somme di denaro, fino a quasi mille euro a scatto, pur di non divulgare in rete i selfie piccanti.
Questo nuovo dilagante fenomeno è emerso grazie ai contenuti delle denunce che riempiono gli uffici della Polizia delle Comunicazioni di Cosenza. Gli investigatori del questore Luigi Liguori, da mesi ascoltano i ragazzi vittime del ricatto ed i loro genitori ed i loro racconti su un gioco che pian piano si tramuta in incubo.
