Tartaruga marina spiaggiata – intervento della Guardia di finanza: l’animale affidato al centro recupero animali marini

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Nella mattinata di sabato 14 giugno, è giunta alla Sala Operativa del Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia una segnalazione riguardante la presenza di una tartaruga marina ferita e in difficoltà tra i bagnanti sulla spiaggia in Località Coccorino nel Vibonese.

Appresa la notizia, in zona sono state inviate una motovedetta e una pattuglia composta da militari della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia. Contemporaneamente è stato attivato il Protocollo Regionale per il recupero degli animali marini informando la locale Capitaneria di Porto per l’intervento del servizio veterinario e contestualmente contattato il Centro di Recupero Animali Marini di Montepaone (CZ).

La pattuglia giunta sul posto, in costante contatto con il personale del citato Centro, ha provveduto a prestare le prime cure all’animale, in attesa dell’arrivo degli esperti e del veterinario.

All’arrivo del personale competente, la tartaruga, ferita ad una pinna ma ancora viva, con il nulla osta del Veterinario dell’ASP, è stata presa in consegna dal personale del Centro specializzato catanzarese, per essere sottoposta ad approfondimenti diagnostici.

L’animale è risultato essere una tartaruga adulta, di sesso femminile.

L’esemplare, incluso nella convenzione CITES e nella Red List della International Union for the Conservation of Nature, è considerata specie vulnerabile per il rischio estinzione e, l’intervento tempestivo dei finanzieri, ha così permesso di evitare conseguenze letali per l’animale, già fortemente debilitato.

Ma Ancora una volta l’intervento tempestivo e sinergico di tutte le istituzioni, ha permesso di trarre in salvo un esemplare di tartaruga, verosimilmente vittima di attività pesca illegale e indiscriminata, nonostante il costante impegno della Componente Navale del Corpo in attività di polizia e di contrasto alla pesca illegale, che ha permesso, negli ultimi mesi, di individuare e sanzionare numerosi pescatori abusivi, sequestrando reti e attrezzi da pesca irregolari che non solo non assicurano la selezione delle catture, ma creano il forte rischio di ferire
animali appartenenti a specie tutelate o per le quali le catture sono addirittura contingentate, come nel caso del tonno rosso.

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