La Uil Pensionati Calabria chiede alla Regione misure immediate e strutturali per garantire agevolazioni tariffarie, ampliamento dei beneficiari e un sistema di trasporto pubblico stabile e inclusivo per gli anziani
Il diritto alla mobilità degli anziani torna al centro del dibattito in Calabria. La Uil Pensionati Calabria, attraverso il segretario generale Francesco De Biase, lancia un appello alla Regione affinché venga varato un piano organico per il trasporto pubblico locale, capace di garantire continuità e accessibilità a una popolazione sempre più fragile.
“In Calabria la questione del trasporto pubblico locale per gli anziani e i pensionati è diventata ormai insostenibile. Ogni volta che vengono meno le agevolazioni tariffarie, migliaia di persone rischiano di restare isolate, senza la possibilità di spostarsi per curarsi, incontrare i propri cari o semplicemente partecipare alla vita sociale delle comunità. È un colpo durissimo per una popolazione già fragile e penalizzata da pensioni basse e da servizi di prossimità insufficienti“, ha dichiarato De Biase.
Il sindacato aveva già avanzato all’assessorato competente una serie di proposte concrete, tra cui l’adeguamento delle soglie Isee, ferme da dieci anni. “È impensabile che, in un contesto di inflazione crescente e di redditi sempre più compressi, non si proceda a un aggiornamento che consenta a più persone di accedere ai benefici“, ha sottolineato il segretario. La Uilp chiede inoltre una revisione delle agevolazioni attuali, con uno sconto minimo del 30% sugli abbonamenti, per rendere effettivo il sollievo economico per gli utenti.
Altra priorità è l’ampliamento della platea dei beneficiari: non solo gli over 70, ma tutti i cittadini con più di 67 anni e con un Isee inferiore ai 15.000 euro. “In Calabria, dove i redditi medi sono tra i più bassi d’Italia, è fondamentale offrire questa opportunità a una fascia più ampia di pensionati in difficoltà“, ha aggiunto De Biase.
La Uilp propone inoltre il ripristino di una tariffa unica agevolata regionale, un abbonamento sociale che permetta agli anziani di spostarsi senza costi proibitivi su tutto il territorio. Tra le richieste figura anche l’integrazione tra trasporto urbano ed extraurbano, così da utilizzare un unico titolo di viaggio per più mezzi pubblici.
“E’ evidente – sostiene De Biase – che costruire un sistema di trasporto pubblico locale che sia davvero accessibile e sostenibile sul piano economico non significa soltanto garantire un diritto sociale fondamentale, ma anche affrontare una delle sfide più urgenti del nostro tempo: quella ambientale. Rendere il Tpl più fruibile e conveniente per tutti, infatti, vuol dire incentivare l’uso collettivo dei mezzi pubblici, ridurre l’utilizzo delle auto private, abbattere le emissioni e migliorare la qualità dell’aria. È un investimento che produce un doppio risultato: inclusione sociale per i cittadini più fragili e sostenibilità ambientale per l’intera comunità“.
La Uilp chiede alla Regione un intervento immediato: “Chiediamo che la Giunta regionale adotti subito una delibera transitoria che ripristini le agevolazioni sospese, nelle more di una riforma complessiva della legge regionale n. 35/2015“.
Il sindacato ribadisce che il trasporto pubblico locale non può dipendere da bonus temporanei o interruzioni improvvise, ma deve essere uno strumento stabile di inclusione. “La mobilità – conclude De Biase – è un diritto costituzionale: negarla agli anziani significa condannarli all’isolamento, in una regione dove le aree interne sono già spopolate e prive di servizi essenziali. Per questo chiediamo alla Regione di passare dalle promesse agli atti concreti e di dimostrare con i fatti di saper stare dalla parte dei pensionati e delle persone più fragili“.