Chiaravalle- un video di sensibilizzazione per la Giornata Mondiale della Sindrome di Down

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All’iniziativa del Centro Ippoterapia Sirio hanno partecipato anche le PGS Catanzaro

Un emozionante pomeriggio quello vissuto lo scorso 15 marzo dalle PGS Catanzaro nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Centro Ippoterapia Sirio di Chiaravalle Centrale, nel catanzarese, in vista della Giornata Mondiale della Sindrome di Down del 21 marzo. Un bel momento di gioia, di riflessione e di confronto sulladiversità”, vista come autentica occasione di crescita reciproca per i numerosi bambini e ragazzi, alcuni dei quali con disabilità, che ogni giorno frequentano la struttura di ippoterapia. Un luogo dove ci si sente a casa, dove si sperimenta la “terapia delle emozioni”, dove si promuovono percorsi di psicomotricità, arteterapia, parent training, laboratori ludico-ricreativi, progetti di prevenzione sociale e molto altro.

Quest’anno ne è venuta fuori una campagna di sensibilizzazione sul tema dell’inclusione, fatta di slogan, coreografie, colori e tanti sorrisi che confluiranno in un video che sarà pubblicato il prossimo 21 marzo sulle pagine facebook “Centro Ippoterapia Sirio” e “PGS Catanzaro”.

«Abbiamo unito le forze – spiega Ludovica Staglianò del Centro Ippoterapia Sirioper creare un qualcosa di magico e per dare il nostro contributo in occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Down. Voglio ringraziare in modo particolare le mamme, i papà e le famiglie che appoggiano ogni nostra iniziativa e tutti coloro che ci sono vicini e hanno sostenuto questa attività: le PGS Catanzaro con la presidente Paola Esposito, l’Accademia delle Muse della maestra Martina Corrado, Ketty Creazioni di Francesca Salerno, Eleonora Giorla».

«Ringrazio di vero cuore Ludovica Staglianòdichiara Paola Esposito, presidente del Comitato Provinciale di Catanzaro delle Polisportive Giovanili Salesianeper il grande lavoro che svolge tutti i giorni con questi ragazzi. Nel corso di quest’ultima iniziativa ho visto negli occhi dei bambini la gioia di stare insieme, di non vedere nei loro occhi le differenze. E’ questo che dovremmo capire tutti, piccoli e grandi. Non esiste un diverso, ma “è solo un cromosoma in più”».

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