Coldiretti: assegnazione gasolio agricolo, quando le cose semplici le fanno diventare complicate

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Al Dipartimento Regionale Agricoltura, le cose anche quando possono essere semplici diventano complicate. L’esempio più eclatante è un servizio reale agli agricoltori, quale è l’approvvigionamento del gasolio agricolo. Un percorso ancora oggi irto di  ostacoli procedurali e burocratici con duplicazioni e incoerenze applicative del Dipartimento Agricoltura nonostante la chiara volontà politica di semplificazione  espressa dalla Giunta Regionale con la deliberazione n. 432 del 10 novembre 2016. “Anche per questo – commenta Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – continuiamo a dire al Presidente Oliverio, che va aperto, prima che sia troppo tardi,  “il cantiere” per ricostruire il Dipartimento, altrimenti, si rischia ancora di restare all’invenzione della ruota. Dopo infinite discussioni,  – ricorda – si era giunti alla delibera ma ad oggi, non si è provveduto alla  revisione e adeguamento dell’applicativo informatico al  fine di annullare i diversi profili di incoerenza con le disposizioni di semplificazione contenute nella Delibera di Giunta  ed nella normativa nazionale. Non si vuole scegliere  la strada della sussidiarietà in modo che i dati contenuti nel fascicolo aziendale elettronico delle aziende agricole possano fare fede nei confronti delle pubbliche amministrazioni per i rapporti che il titolare della azienda agricola instaura ed intrattiene con esse; e poi ancora,utilizzare quale codice identificativo dell’azienda agricola, il Codice Unico di Identificazione delle Aziende Agricole (CUAA) annullando la smart-card  impropriamente adottata dal Dipartimento e in netto contrasto con il deliberato della Giunta Regionale, che è fonte di esposizione a gravi irregolarità e rischi per gli agricoltori oltre che di complicazioni in conflitto con la semplificazione che doveva essere applicata. Quelle che prospettiamo – continua –  sono procedure corrette e ben identificate e nel segno della legalità, che permettono di eliminare l’attuale e complesso livello di difficoltà operativa da parte degli agricoltori costretti ad affidarsi addirittura ai fornitori per riuscire ad utilizzare la smart-card con le  responsabilità e conseguenze derivante dalla consegna delle chiavi di accesso. Il fascicolo aziendale, che possiede tutte le informazioni che caratterizzano l’azienda agricola è e resta l’elemento unificante, che all’interno del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), è preposto alla raccolta e condivisione delle informazioni strutturali e durevoli relativo a ciascuna azienda agricola..  A chi conviene tutto questo? Chi è il “cartomastraro” che ostacola il deliberato della Giunta Regionale? Questo purtroppo non è un caso isolato e a contare – chiosa Molinaro- sono sempre e solo i fatti  e i vincoli e  i metodi che si vogliono perseguire  che generano solo complicazioni inutili e sono incoerenti.  Per questo bisogna cambiare rotta per evitare che sfumino grandi opportunità e liberare gli agricoltori dal peso della burocrazia.”

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