Enzo Infantino: il Piano di Recupero Urbano di Palmi è uno scandalo

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Il Piano di recupero urbano doveva rappresentare una grande occasione di riqualificazione urbana per il quartiere più popoloso di Palmi. A distanza di pochi anni, invece,  la speranza dei cittadini è stata mortificata a causa di tecnici incapaci e di politici compiacenti che, per quello che hanno combinato, andrebbero allontanati immediatamente, senza nessuna giustificazione, dalle loro responsabilità.

Il P.R.U. prevedeva la costruzione di una scuola, di un centro sociale, di un campetto di calcio e soprattutto le opere di urbanizzazione primarie e secondarie per il quartiere Pille.

Nessuna di questa opere ad oggi è stata completata. Il centro sociale è uno scheletro di cemento; sulla Scuola abbiamo appreso che la giunta comunale ha risolto l’appalto per inadempienze con l’ATI vincitore nel 2010 della gara, ed invece di chiedere i danni come previsto dal contratto, che ammontavano a circa 210 mila euro, ha addirittura corrisposto all’ATI 19 mila euro.  Nel frattempo è subentrata una nuova impresa, la Archeo di Locri, che a marzo ha stipulato un contratto con il Comune di Palmi, che senza mai iniziare i lavori, a luglio chiede addirittura i danni al comune per oltre 450 mila euro.  Non c’è che dire, un vero è proprio capolavoro.  

E che dire delle opere di urbanizzazione del quartiere Pille? Gli amministratori, in testa il Sindaco pro tempore, Barone e l’assessore ai lavori pubblici, Pace,  non hanno fin qui fornito risposte alle legittime domande poste dal comitato di quartiere. I due, anziché comportarsi in modo adeguato al ruolo che rivestono hanno più volte rifiutato il confronto trincerandosi dietro al classico “ora vidimu” denotando, con questo inqualificabile comportamento, una totale mancanza di rispetto verso i cittadini.

In questo contesto dispiace che l’opposizione consiliare, anche alla luce delle notizie emerse, non ha avvertito il bisogno di promuovere una iniziativa tesa a costringere il sindaco e l’assessore a fornire chiarimenti.  

A questo punto non possiamo più parlare di problemi burocratici che hanno  impedito la realizzazione delle opere previste, ma di un vero e proprio scandalo le cui responsabilità, politiche e amministrative, vanno assolutamente accertate dalle competenti autorità giudiziarie.

Per tale ragione non escludiamo di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Palmi con il quale chiederemo di fare piana luce sulla intera vicenda.

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