Ergastolano calabrese in sciopero della fame: “Voglio il computer per proseguire gli studi”

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Domenico Papalia, 71enne di Platì, che sta scontando la condanna all’ergastolo in regime di As1 nel carcere di Oristano, è il detenuto che si è reso autore della protesta (sciopero della fame e dei farmaci) contro la mancata consegna del computer e della stampante, strumenti necessari per per esercitare il suo diritto allo studio. Il detenuto infatti, è iscritto alla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Pisa. Stanco di aspettare, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera di protesta al direttore del carcere, Pierluigi Farci, al magistrato di sorveglianza, al ministro della Giustizia Andrea Orlando, al Dap e alla Procura della Repubblica per annunciare lo sciopero della fame e dei farmaci. La vicenda è stata resa nota dalla presidente dell’associazione «”Socialismo Diritti Riforme”, Maria Grazia Caligaris, che ha sottolineato come cinque mesi appaiano davvero troppi per verificare l’idoneità di un computer e di una stampante alle norme penitenziarie.Tanto più, ha spiegato, che Domenico Papalia sta continuando a pagare le tasse universitarie senza poter portare avanti gli studi in quanto il materiale didattico è memorizzato nel computer che non gli è stato ancora consegnato.

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