Il comune di Caraffa del Bianco e i diritti dei bambini diversamente abili

18

Qualche settimana fa si è tenuto a Galatro, organizzato dall’ADDA, l’associazione per i diritti dei bambini diversamente abili, un convegno con la partecipazione di numerose personalità e impreziosito dalla presenza dell’onorevole Laura Coccia, il cui racconto della personale vicenda di disabile che ha vinto la disabilità ha emozionato tutti.

In quella occasione si è discusso soprattutto delle difficoltà dei Comuni a sostenere un livello di spese adeguato a garantire i diritti di questi bambini, costituzionalmente tutelati. Da parte di tutti si è riconosciuto che in tempi di patto di stabilità le difficoltà sono oggettive, non immaginarie. Sarà anche vero, ma è altresì indubbio che la destinazione delle risorse (per quanto assottigliate) è in primo luogo un problema di volontà politica. Lo dimostra il caso di Caraffa del Bianco, un piccolo centro sullo Ionio la cui amministrazione, guidata dal sindaco Stefano Umberto Marrapodi, ha trovato il modo, evidentemente tagliando i patrocini per sagre, luminarie e celebrazioni varie, non solo di garantire i diritti all’assistenza educativa dei due bambini diversamente abili cittadini di Caraffa, ma di assicurare la continuità del servizio mediante la stipula di contratti a tempo determinato (per tutta la durata dell’anno scolastico)  con  educatori professionali scelti, in base ai curricula, di concerto con l’ Istituto Comprensivo e l’unità multidisciplinare dell’ASP. Una formula che consente, peraltro, di evitare reiterati avvicendamenti, non certo proficui sotto il profilo psicologico e didattico.

Non c’è che dire: una soluzione ottimale che l’Associazione ADDA ha deciso di proporre a tutti gli altri Comuni della Provincia, monitorandone il bilancio per verificare se i diritti dei bambini diversamente abili sono davvero una priorità. “E’ giunto il momento,  ha detto Vito Crea, di uscire dalla retorica e di passare ai fatti: gli amministratori comunali debbono assumersi le loro responsabilità”.

 

Articolo precedente Limbadi rissa tra famiglie, arrestata sorella di Pantaleone Mancuso
Articolo successivoRaffaele (CasaPound): “striscione razzista? La priorità dei cittadini è sancita dalla Costituzione”