IMU SUI TERRENI AGRICOLI. Cgil Rc-Locri: Un’altra stangata sui cittadini. Regione e Comuni intervengano

32

Reggio Calabria – Dopo la stangata sui terreni agricoli targata governo Monti arriva quella targata governo Renzi. Sì, perché con il decreto legge n. 4 del 24 gennaio 2015 pubblicato poi sulla Gazzetta Ufficiale, sono state individuate tre categorie – tramite tabella ISTAT – Comuni totalmente montani, parzialmente montani e non montani, in base alla cui appartenenza, un Comune viene classificato come esente o meno rispetto al pagamento dell’IMU.

Ci spieghiamo meglio: nella prima categoria (Comuni totalmente montani) si è del tutto esenti dal pagamento sia per il 2014 sia in futuro; nella seconda categoria (Comuni parzialmente montani) l’Imu non si applica solo se i proprietari dei terreni sono in possesso della qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale, oppure se i terreni agricoli sono stati dati in affitto o in comodato, dagli stessi soggetti qualificati di cui sopra, ad altri coltivatori diretti o a imprenditori agricoli professionali. Nella terza categoria (Comuni non montani), l’Imu si dovrà pagare su tutti i tipi di terreno a prescindere dalla qualifica del proprietario, fatte salve le specifiche agevolazioni già previste, in via generale, per i coltivatori diretti e Iap.

Oltre al danno, la beffa!

Beffa che sta nell’appartenenza dei Comuni a queste tre categorie, perché – se precedentemente esisteva un criterio altimetrico -, con il decreto emesso, non esiste più. Così ci ritroviamo che, per esempio, in una stessa Regione, un Comune situato a 280 metri dal livello del mare sia considerato montano e un altro no!

Ciò ci fa capire che a pagare, per l’ennesima volta, saranno i “normali” cittadini. Saranno le fasce più deboli della popolazione: anziani e famiglie che sopravvivono grazie ai frutti dei loro piccoli appezzamenti di terreno.

Nei fatti, questa ulteriore tassa è una patrimoniale sui più poveri!

Nel nostro territorio, dove la cittadinanza è stata privata di servizi pubblici importanti ed essenziali, dove le imposte hanno un’aliquota percentuale massima, questo è un ulteriore aggravio che pesa su molti nuclei familiari che già vivono in stato di povertà.

Come CGIL del Comprensorio Rc-Locri, area in cui insistono molti Comuni e migliaia di cittadini che dovranno pagare entro domani, riteniamo che le Amministrazioni Comunali debbano incontrare la popolazione per capire problematiche e implicazioni rispetto a tale tassa. Sino a oggi, solo il Comune di Reggio Calabria ha promosso un incontro per discutere dell’IMU sui terreni agricoli.

Chiediamo quindi a tutti i Sindaci del territorio provinciale reggino e alla Giunta regionale calabrese di intervenire, affinché tale imposta non aggravi ulteriormente i cittadini, già stremati da una tassazione ai massimi storici.

 

SEGRETERIA CGIL RC-LOCRI

Articolo precedente Il S.U.L.P.I. ha deciso di aderire allo sciopero generale del personale delle Polizie Municipali indetto per il 12 Febbraio prossimo
Articolo successivoMaxi operazione contro la Camorra, 61 arresti in tutta Italia. Indagati anche a Reggio Calabria