«In via Elena servono marciapiedi ampi». Rosarno, Pronestì sferza la “sua” maggioranza sui lavori pubblici

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La maggioranza di cui faccio parte, e che guida il comune di Rosarno, deve seriamente interrogarsi su una parte dell’esecuzione dei lavori del cosiddetto “Percorso della Memoria”. L’operazione di riqualificazione in corso in via Elena, sta seguendo un iter che non condivido, che rischia di essere altamente controproducente sotto il profilo della viabilità, dell’estetica urbana e finanche della stessa sicurezza dell’arteria stradale.

Occorre precisare che tempo fa – prima che i lavori iniziassero – il sottoscritto aveva esplicitamente suggerito alla maggioranza quale poteva essere il profilo migliore per la riqualificazione stradale della via Elena. Ebbene, durante una serie di incontri si era stabilito, anche seguendo ciò che mi sembrava opportuno e decoroso per la città di Rosarno, che i marciapiedi fossero adeguatamente larghi per permettere finalmente la libera fruizione della strada da parte dei pedoni, e contemporaneamente consentisse la moderazione della velocità dei veicoli nel tratto in cui la via Elena forma un incrocio verso la Piazza Valarioti. Questo avrebbe prodotto un risultato importante in termini di estetica, di viabilità più fluida e avrebbe azzerato possibili incidenti. La maggioranza aveva recepito questa osservazione, tanto che era stata creata una traccia molto ampia per i marciapiedi. Poi, in fase di esecuzione dei lavori, le cose sono cambiate.

Mi chiedo perché sia cambiato l’orientamento in corso d’opera, ci sono forse questioni di cui io non sono a conoscenza?

Lasciare i marciapiedi così stretti come sono stati messi in opera equivale ad una sconfitta da tutti i punti di vista. Per questo motivo chiedo ai cittadini di unirsi al mio appello, ossia di chiedere di rivedere i lavori di un tratto specifico della via, per poter rimodulare il progetto per come era stato pensato all’inizio.

Riuscire ad avere marciapiedi più sicuri nel tratto finale del rettilineo di via Elena significa ottenere maggiore sicurezza, migliorare l’estetica, e dare ai pedoni spazio sufficiente per poter usufruire di un’arteria così importante.

Sia chiaro che io non sto facendo una crociata contro i parcheggi, tanto che è palese che negli altri tratti della strada sarà possibile parcheggiare e sostare tranquillamente, ma il mio intervento è esclusivamente dettato dalla voglia di proseguire una scelta di buon senso che è stata cambiata, incomprensibilmente, in corso d’opera. Io mi impegno a chiedere ancora una volta l’allargamento dei marciapiedi nel tratto in cui la via Elena va restringendosi verso l’incrocio. Non pongo  ricatti o minacce alla maggioranza, ma ho bisogno del più ampio sostegno di forze civili, sociali e politiche che mi aiutino a perseguire una rivendicazione sacrosanta.

 

                                                            Rocco Pronestì

                                                                                      (consigliere comunale Sinistra per Rosarno)

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