Incontro tra Assessore Marino e associazione AutonoMIA, Il comune di Reggio non si faccia vettore di propagande ideologiche

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Premesso che ogni associazione ha la libertà di manifestare e di lavorare per raggiungere le proprie finalità, leggiamo con preoccupazione la nota diffusa dal “Collettivo AutonoMIA” in merito ad un recente incontro con il presidente del Consiglio Comunale Demetrio Delfino. A preoccuparci è il passaggio in cui si intende coinvolgere il Comune in “progetti di educazione sentimentale ed alle differenze da adottare nelle scuole”, progetti che spesso celano l’intenzione di veicolare fra i bambini una nuova ed ideologica visione antropologica: quella della teoria gender. È questa una teoria che, come discusso in un nostro recente convegno, nega la complementarità fra maschile e femminile come realtà di natura, sostituita da una visione fluida e liquida di un genere mai determinato e che può essere continuamente scelto fra una gamma di ben 77 preferenze. L’individuo, secondo questa teoria, nascerebbe neutro e solo una cultura sessista ci ha imposto la complementarità maschio-femmina come stereotipi dominanti. Una teoria assolutamente non scientifica, che porta all’estremo visioni culturali relativiste ed individualiste e che si presta esclusivamente a rivendicazioni politiche e educative che possono avere pesanti ricadute sull’assetto della nostra società fondata sulla famiglia. Il nostro timore trova assolutamente riscontro quando nel comunicato si chiede anche “l’istituzione di una biblioteca dei bambini e delle bambine in cui, oltre ai testi liberi da stereotipi, si possano creare laboratori e campagne in tal senso”.

Nessuno vuole negare o vietare alla suddetta organizzazione di poter svolgere le proprie attività ma il Comune di Reggio Calabria, istituzione di tutti i cittadini, non può diventare veicolo e strumento di propaganda ideologica per le finalità di un piccolo gruppo. Tra l’altro ribadiamo che l’educazione dei bambini è di esclusivo dominio delle famiglie così come sancito dall’articolo 30 della Costituzione Italiana e dall’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Pertanto, un ente pubblico, come anche il Comune, non può privilegiare visioni educative senza il previo e dovuto coinvolgimento ed assenso delle famiglie. Per tali motivi chiediamo al presidente Marino ed al sindaco Falcomatà di fare immediatamente un passo indietro rispetto a questi impegni e di rivalutare la partecipazione a questi progetti.

Una vera cultura delle differenze non passa attraverso posizioni ideologiche ma passa attraverso una sensibilità che coinvolga integralmente la persona e che parta necessariamente dal rispetto per la legalità. La storia, in questo, ci è illustre maestra.

 La Manif Pour Tous Italia

“La Manif Pour Tous” è movimento apartitico ed aconfessionale che nasce per ribadire l’unicità della famiglia fondata sull’unione tra un uomo ed una donna, riconosciuta con il matrimonio, ed il diritto di ogni bambino di avere un padre ed una madre. I benefici sociali dati dalla loro tutela e promozione sono per tutti e non ledono la dignità personale di nessuno.

 Giorgio Arconte – “La Manif Pour Tous – Italia” circolo di Reggio Calabria

 

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