Lettera a Babbo Natale un pò particolare

31

Caro Babbo Natale,  chi ti scrive è un italiano, un calabrese, e ti chiede se insieme a giochi, vestitini e marchingegni elettronici vari potresti caricare sulla tua slitta qualche mio desiderio.

Una cosa che potresti fare ad esempio caro Babbo, è donare a tutti i disoccupati un lavoro, ma a molti di loro porta anche un pizzico di voglia di lavorare e di spirito di dedizione.

Ti chiedo poi di regalare un poco di tranquillità ai tanti padri che non riescono  a mantenere la propria famiglia ed una pensione accettabile agli anziani che sono costretti a vivere la terza età come un inferno, però a qualcuno di loro ricorda come erano belle le baby pensioni, l’assenteismo sul lavoro, le false invalidità, le false malattie e tante altre simpatiche italiche abitudini.

Donaci caro Babbo Natale, dei politici più onesti e soprattutto più interessati ai bisogni dei cittadini e non solo alle loro tasche, ma allo stesso tempo portaci anche un po’ di attributi che non ci farebbero  affatto male, visto che da decenni eleggiamo sempre le stesse persone e preferiamo andare dietro a questo o a quel politico chiedendo favori o raccomandazioni piuttosto che impegnarci direttamente in prima persona, certo fare ciò è molto più semplice e soprattutto ci consente di lamentarci senza alcuno sforzo.

Sai Babbo Natale la lista sarebbe ancora lunga, lunghissima, ma ti voglio chiedere un’ultima cosa, più importante di tutte le altre e che da sola risolverebbe molti problemi. Caro Babbo porta a tutti gli italiani, e soprattutto ai calabresi, un po’ di orgoglio. Facci capire quanto è bella la nostra terra, quante potenzialità inespresse abbiamo. Mettici bene in testa che lavorare oltre che un diritto è anche un dovere, e che l’assistenzialismo di cui molti si nutrono avidamente è uno strumento di sostegno per i bisognosi e non una scappatoia per i vagabondi. Dacci il coraggio di batterci in prima persona per far valere le nostre ragioni invece di farci stare comodi seduti a criticare che le cose non vanno come dovrebbero.

Pensandoci bene certe cose non è necessario che ce le regali tu caro Babbo Natale, dovrebbero essere innate in ognuno di noi, e se non siamo capaci di tirarle fuori abbiamo il dovere di stare zitti non lamentarci e subire come pecoroni, perché chi è causa del suo mal pianga se stesso, anche a Natale…

Articolo precedente Follia a New York, uomo si getta dal 29mo piano con figlio di tre anni
Articolo successivoVarapodio, opposizione attacca amministrazione