Melicucco, arrestato giovane per tentato omicidio. Avrebbe voluto vendicare omicidio passionale

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Salvatore Vecchié, 29 anni di Melicucco (Reggio Calabria) è stato tratto in arresto con l’accusa di tentato omicidio e porto illegale e ricettazione di Armi. Il giovane di Melicucco è stato arrestato questa mattina dagli agenti del Commissariato di Polizia di Polistena che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Palmi, dott. Paolo Ramondino. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini Vecchiè sarebbe il mandante del tentato omicidio di Rocco Francesco Ieranò, 43 anni, avvenuto a Cinquefrondi nel luglio 2012 e per il quale erano già stati sottoposti a fermo i cognati dello stesso Bruno Fossari, Pasquale Fossari e Vincenzo Fossari.

In particolare i fratelli Fossari e Salatore Vecchiè avrebbero assoldato due killer stranieri, anch’essi attualmente in carcere, al fine di vendicare l’omicidio di Francesco Fossari, avvenuto a Melicucco nell’agosto 2011, e per il quale sono attualmente sottoposti a misura cautelare, in attesa di giudizio, Giuseppe Bruzzese, 23enne di Cinquefrondi e proprio Rocco Francesco Ieranò, sottoposti a fermo nell’ambito di un’operazione di polizia del 27 giugno 2013. Secondo gli inquirenti l’omicidio di Fossari sarebbe dovuto a causa dell’interruzione della relazione extraconiugale che lo stesso aveva con Antonella Bruzzese, sorella di Giuseppe, nonché moglie (sebbene all’epoca separata) di Giuseppe Ladini, considerato elemento di spicco della criminalità organizzata cinquefrondese ed attualmente detenuto per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di droga e armi.

L’apparato indiziario e probatorio costruito dagli uomini della polizia di Stato avrebbe trovato riscontro nelle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Ieranò, il quale ha indicato esplicitamente Vecchiè come uno degli organizzatori della vendetta ordita dalla famiglia Fossari, nonché nelle dichiarazioni rese all’autorità giudiziaria dal collaboratore Antonio Russo il quale, essendo stato compagno di cella dell’arrestato durante la sua precedente detenzione, ne avrebbe sfoghi e confidenze. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato condotto presso il carcere di Palmi dove è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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