Melicucco – la storia della piccola Elisabetta di 10mesi con interstiziopatia polmonare, positiva al Covid e scortata in ospedale dalla Polizia

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La storia di Elisabetta, bimba di Melicucco di 10 mesi, con interstiziopatia polmonare e positiva al Covid, trasferita a Roma dal padre in auto e scortata dalla polizia.

Grazie alla sanità calabrese”
SOLO VERGOGNA!!

A parlare e denunciare quanto accaduto in Calabria, è Manuel, di Melicucco, papà di Elisabetta, una bimba di 10 mesi, con interstiziopatia polmonare già nota e funzionalità polmonare al 40%.

Manuel, racconta attraverso un post su Facebook, la storia della figlia Elisabetta, già in cura presso l’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma.

La bimba è risultata positiva al COVID 19 nella giornata di venerdì 3 giugno, manifestando sin da subito crisi respiratorie.

“Dopo esserci messi in contatto con il personale medico del Bambin Gesù, che conoscendo la gravità dello stato di salute della bambina, ci aveva già consigliato di trasferirla per il ricovero, decidiamo di recarci presso lo spoke di Polistena in attesa della visita pediatrica, lì una volta compresa la gravità della situazione ed essendo la bimba positiva, ci dicono peró che avremmo dovuto portarla a Reggio Calabria, ospedale hub, dove vi è il reparto di competenza e dove mia figlia era stata già ricoverata in passato e successivamente da lì trasferita in elisoccorso verso l’ospedale di Roma.

A quel punto però mi trovo costretto a contattare il 113, in quanto i tempi per il trasferimento risultavano abbastanza lunghi ed il tempo in queste situazioni gioca un ruolo fondamentale!! Il commissariato di polizia di Polistena mette così a disposizione una volante che ci fa da staffetta fino all’ospedale di Reggio Calabria. Giunti li, fatto il tampone e visitata la bambina, la dottoressa ci comunica che non avevano posti per il ricovero, così chiedo di programmare un trasferimento d’urgenza presso l’ospedale dove mia figlia è in cura per le sue problematiche. A quel punto la stessa Dottoressa mi risponde dicendo che “loro non fanno da taxi” e che avremmo dovuto aspettare l’esito del tampone ma che in ogni caso la bimba non poteva essere trasferita perché  “per lei non era in pericolo di vita”.

Quindi mi chiedo affinché mia figlia venisse trasferita, dovevano essere compromesse le funzionalità vitali ? Io da padre dopo tutto quello che abbiamo già affrontato in passato non avrei mai pensato che mia figlia avrebbe  dovuto esser in pericolo di vita per avere  garantite delle cure idonee al suo stato di salute. Per questo motivo, mi sono avviato  verso Roma in macchina, positivi al Covid  sia io che mia moglie, e con mia figlia che stava male. Durante tutto il viaggio siamo stati scortati dalla polizia di stato fino all ospedale Bambin Gesù.

Questo è ciò che la nostra sanità calabrese ad oggi ci garantisce! Ringrazio il commissariato di polizia , la questura di Reggio Calabria e tutte le volanti per quanto fatto per noi e il pronto soccorso di Polistena che mi ha fornito i presidi essenziali per poter permettere gli spostamenti di mia figlia.

Ora mia figlia si trova ricoverata da appena arrivati presso l ospedale pediatrico bambin Gesù. Polizia di Stato”

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