Operazione Tenaglia, 15 arresti per traffico di droga tra Calabria Puglia e Albania

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Un traffico di droga tra l’Albania e la Puglia, che aveva come destinazione finale la Calabria ed in particolare Lamezia Terme. Quindici persone sono state arrestate dalla polizia tra  Lamezia Terme e Bari. Gli arrestati nell’Operazione Tenaglia sono accusati a vario titolo di detenzione, vendita e trasporto di ingente quantitativo di marijuana che, proveniente dall’Albania veniva trasportata in Puglia per poi essere acquistata dal gruppo di Lamezia lametino che la avrebbe immessa sul mercato locale. Il 29 maggio scorso la polizia ne aveva sequestrati 32 chilogrammi e mezzo.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti alcuni pregiudicati di Bari, avrebbero avuto il ruolo di intermediari tra i trafficanti albanesi e gli spacciatori calabresi. Durante le perquisizioni sono state sequestrate munizioni e sostanze stupefacenti. Dall’inchiesta sarebbe emerso altresì che alcuni degli indagati avrebbero addirittura allestito, nelle campagne di Lamezia, due ampie piantagioni di canapa indiana. Durante il loro sequestro vennero arrestate cinque persone che oggi sono state raggiunte dall’ordinanza di custodia, ed estirpate oltre 300 piante di canapa indiana, scoperti 7 chili di droga già essiccata ed utile per lo smercio.

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica avrebbero consentito di dimostrare come Antonio e Pasquale Salatino, oltre a curare la coltivazione di grandi piantagioni, si sarebbero approvvigionati di grandi quantitativi di droga da personaggi appartenenti alla criminalità organizzata pugliese ed albanese.

Nell’operazione eseguita sin dalle prime luci dell’alba sono stati impegnati circa 80 uomini del Commissariato di Lamezia, della Mobile di Bari e dei Reparti Prevenzione Crimine di Roma, Potenza e Vibo Valentia. Nel corso delle perquisizioni ritrovate armi e 1,2 Kg di droga.

Maggiori dettagli e i nomi degli arrestati nell’Operazione Tenaglia verranno resi noti nel corso di una conferenza che si terrà alle ore 11 presso il Commissariato di Lamezia Terme alla presenza del Procuratore della Repubblica, Domenico Prestinenzi e del Questore Vincenzo Carella.

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