Oppido Mamertina, l’Amministrazione Giannetta continua il suo percorso di legalità. Presentato “L’Eloquenza del silenzio”.

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Sabato 22 agosto ad Oppido Mamertina si è svolta la seconda edizione delle “Giornate della Legalità”. In programma vi erano diversi appuntamenti per sensibilizzare ulteriormente tutti i cittadini a vivere secondo il rispetto delle regole comuni e di disincentivare coloro i quali non credono nel principio della legalità come valore fondante per far progredire la società e il bene di tutti.

La manifestazione, organizzata dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Domenico Giannetta, si inserisce in un percorso partito da lontano. A tal proposito va ricordato l’istituzione di un assessorato ad hoc per la Legalità, affidato all’assessore Elisa Scerra; l’istituzione e l’organizzazione della prima edizione delle giornate della legalità, kermesse che ha visto protagonisti numerosi personaggi, noti e meno noti, che si sono contraddistinti per i propri principi e, di conseguenza, le proprie azioni sempre ispirati alla legalità; i diversi appuntamenti di “Scuola Maestra di Legalità” susseguitisi durante l’intero anno scolastico, che hanno fatto conoscere agli oppidesi, studenti e non, alcuni tra coloro i quali hanno sacrificato la propria vita in nome della legalità, della lotta alle angherie e ai soprusi e per sconfiggere l’illegalità.

Dopo aver depositato un omaggio floreale sulla targa dedicata alle vittime innocenti della mafia, posta in Piazza Umberto I proprio durante la prima edizione delle “Giornate della Legalità, vi è stato un momento di raccoglimento e di preghiera con la partecipazione di Don Letterio Festa, che tutti i presenti hanno osservato in religioso silenzio.

Al termine, il corteo silenzioso si è spostato verso Piazza Salvatore Albano, dove si è tenuta la presentazione del libro “L’Eloquenza del silenzio” scritto dal Magistrato Rocco Cosentino. Al tavolo dei relatori, moderato dal Vicesindaco Vincenzo Barca, insieme all’autore del libro, erano presenti: il Sindaco Domenico Giannetta, L’Assessore alla Legalità Elisa Scerra, l’Avvocato Antonio Papalia e il Vicepresidente del Consiglio Provinciale di Reggio Calabria Giuseppe Saletta.

“Sono molto soddisfatto del percorso di legalità che stiamo portando avanti fin dal nostro insediamento. Si deve continuare in questa direzione per far sì che la cultura dell’illegalità non venga sottaciuta e non si insinui nello status vivendi del nostro popolo.” – ha detto il primo cittadino oppidese Domenico Giannetta – “La presenza del dott. Cosentino è per noi motivo di grande orgoglio, perchè siamo convinti che solo mostrando concretamente gli esempi reali di legalità si può insinuare e far germogliare dentro ognuno di noi gli altissimi e correttissimi principi rappresentati da Rocco Cosentino, nella sua duplice veste di scrittore e di uomo di legge.”

“Bisogna parlare di legalità ogni giorno. Bisogna far riferimento ad essa in ogni singola attività quotidiana che svolgiamo.” – ha continuato l’Assessore Scerra – ” Ogni giorno Oppido per la Legalità non deve essere solo il sottotitolo della manifestazione, ma il cardine che guida la nostre azioni, sia come amministratori che come singoli cittadini.”    

La storia, raccontata nel suo romanzo da Rocco Cosentino, è liberamente ispirata alle vicende che hanno riguardato il Dott. Domenico Saletta, Vice Commissario Aggiunto di PS presso la Questura di Como e responsabile dell’ufficio politico della stessa, condannato a morte dal Tribunale Militare Straordinario di Guerra e fucilato il 23 maggio 1945. Su questo e su altri aspetti della legalità come valore fondante dell’azione di ogni singolo uomo si sono fondati gli interessantissimi interventi di Antonio Papalia e Giuseppe Saletta, rispettivamente consigliere e Vicesindaco di Palmi, città di origine dei protagonisti del romanzo.

In conclusione, l’autore ha illustrato i punti focali dell’opera: “L’eloquenza del silenzio – ha detto Cosentino – è un romanzo storico multitemporale dalle fosche tinte noir. I protagonisti sono due giovani dalle belle speranze: Gustavo e Rocco. Stessa città di origine: Palmi. Stessa meta: Como. Due epoche diverse: passato e presente. Gustavo, intrepido funzionario di PS, condannato dal Tribunale Militare Straordinario di Guerra alla pena di morte mediante fucilazione nella schiena. Rocco, brillante studente in giurisprudenza, obbligato dagli eventi ad abbandonare gli studi e cercare lavoro. I due percorreranno una strada in salita, guidati dalla sapiente arte di un regista occulto. Il fato li prenderà ben presto per mano e li accompagnerà nel difficile cammino della loro esistenza, che avrà un inesorabile epilogo ora drammatico ora pieno di speranza. La storia si snoda in un andirivieni di personaggi e loschi figuri che danno loro la forza di lottare per gli ideali in cui credono e di non lasciarsi sopraffare dalle alterne vicende cui sono costretti a far fronte. Inoltre – ha concluso – il viaggio del giovane protagonista da Palmi a Como mi ha consentito di affrontare alcuni temi di attualità come l’autismo, la pedofilia nella Chiesa e le scorte ai magistrati”.

 Al termine della presentazione, il folto pubblico presente ha potuto accedere ad una mostra fotografica e documentale sulla storia di Domenico Saletta.

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