Partito comunista Reggio Calabria su vicenda Alitalia-aeroporto

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In merito alla prolungata e drammatica agonia dell’aeroporto “Tito Minniti”, il fallimentare sindaco Falcomatà pensa,  attraverso la notoria arroganza che lo contraddistingue, di offendere ancora una volta l’intelligenza dei reggini.

Infatti, l’inadeguato sindaco Falcomatà, invece di rispondere riguardo al suo palese e incontrovertibile fallimento, si è esibito, nei giorni scorsi, in uno scadente comizietto, spacciato per conferenza stampa, durante il quale ha aggredito in maniera scomposta e infantile sia l’opposizione che la stampa e i giornalisti. 

Diciamo che il neo-ducetto Falcomatà, notoriamente allergico al confronto dialettico, ha semplicemente e vergognosamente attaccato un valore alto e imprescindibile del nostro Paese, vale a dire: la democrazia.

Il goffo tentativo di Falcomatà puntava a distogliere l’attenzione dal suo evidente flop poiché, nonostante le molteplici gite romane, il concreto risultato raggiunto dal sindaco è desolatamente negativo.

Infatti, Alitalia ha deciso di mantenere un solo volo per Roma e per Milano. Si tratta di voli assolutamente inutili, in quanto programmati in orari decisamente improponibili per tutti coloro i quali utilizzano il mezzo aereo per motivi di lavoro, di studio o per i tanti, troppi, viaggi della speranza legati alla sempre più esorbitante migrazione sanitaria.

Ebbene, si tratta di decine di migliaia di cittadini che saranno costretti, ob torto collo, a partire da Lamezia Terme con le gravissime conseguenze di ogni tipo che ne deriveranno.

Un esempio concreto: per raggiungere Roma, il primo volo da Lamezia è schedulato alle ore 6.40; ergo, grazie alle vergognose scelte di Falcomatà e Oliverio, i reggini che vorranno raggiungere la Capitale saranno costretti a partire da Reggio all’incirca alle ore 3.45/4.00 oppure, come sta già accadendo, saranno addirittura obbligati a pernottare a Lamezia Terme.

Quindi, al netto del costo del biglietto aereo, bisogna aggiungere le spese di trasporto per raggiungere Lamezia e il relativo pernottamento.  

Insomma, quanto sopra rappresenta il tragico prodotto del nefasto binomio Falcomatà-Oliverio: un binomio che è palesemente da considerare come il sinonimo della distruzione e del definitivo massacro di Reggio.

Altro che Città Metropolitana o sciocchezze varie…

La vicenda in questione, strettamente connessa alle incerte prospettive per i lavoratori Alitalia in servizio presso lo scalo reggino, nonché coniugata con le pesanti nubi che si addensano sul futuro delle maestranze della fallita Sogas, rappresenta una vergogna macroscopica che lascia poco spazio alle chiacchiere e all’offensivo trionfalismo (per che cosa?) del fallimentare sindaco Falcomatà e dei suoi servi sciocchi.

La tragica realtà consegnata da Falcomatà è che Reggio e i reggini, a seguito del quasi totale abbandono di Alitalia, sono più soli, isolati e lontani da chiunque.

Pertanto, si è consumato un barbaro omicidio della nostra città e la giornata odierna rappresenta una sorta di lutto cittadino provocato, a quattro mani, dalla incapacità amministrativa e dalla nefasta inadeguatezza del sindaco Falcomatà e dello scadente presidente Oliverio che certamente risponderanno per il pesantissimo ed indelebile danno provocato alla città di Reggio.

 

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