Reggio Calabria, ospedale rifiuta donazione sangue da spogliarellista

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Una storia destinata a finire per via legali, quella che è avvenuta all’ospedale Morelli di Reggio Calabria, dove ad una ragazza 35enne è stata rifiutata una donazione di sangue a causa del suo “lavoro”. La donna infatti da qualche mese, avendo il fidanzato perso il lavoro, si sarebbe iscritta ad un sito, dove nella sua scheda e profilo dice di essere disponibile a lavori come spogliarellista, specificando di non essere una escort. Questo non ha nulla però a che vedere con la donazione, in quanto la donna dopo aver ricevuto la porta in faccia, ha spiegato a chi era presente quel giorno in ospedale che i suoi rapporti sessuali avverebbero soltanto con il suo compagno con cui convive. Ma secondo il personale del Morelli evidentemente questa tipologia di “lavoro”  implicherebbe necessariamente il coinvolgimento di prestazioni sessuali anche, o almeno dal comportamento discriminatorio da parte del personale, si sarebbe capito proprio questo. La donna si è rivolta ad Agitalia “per valutare – come riporta la Redazione Online del Corriere della Sera – se sussistono gli estremi per un’azione legale contro il comportamento dei dipendenti dell’ospedale a suo dire altamente discriminatorio”, poiché con un semplice spogliarello non si corre il rischio di trasmettere malattie sessuali. Inoltre qualche mese fa il fidanzato della ragazza era stato proprio salvato grazie ad una trasfusione di sangue. 

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