Rosarno: Prosciolti dall’accusa di detenzione di armi tre cittadini di nazionalità tunisina

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Il Gup presso il Tribunale di Palmi, Dott. Petrone, in data 11.12.2020 ha prosciolto tre cittadini di origini tunisine, rispettivamente marito, moglie e figlio dall’accusa di detenzione illegale di armi.

I tre, da tempo residenti in Italia, erano stati deferiti in stato di libertà nell’anno 2018, a seguito di una perquisizione domiciliare avvenuta in Rosarno.

All’interno dell’abitazione occupata dagli stessi, veniva trovato un fucile da caccia calibro 20, arma che non era stata mai denunciata presso alcuna autorità di pubblica sicurezza, nonchè numerose cartucce – munizioni.

All’esito dell’udienza preliminare, il GUP ha emesso sentenza di non luogo a procedere in relazione ai reati ascritti, perché il fatto non costituisce reato, nei confronti di S. A di anni 21, di S. M di anni 67, difesi dall’Avv. Antonino Biondo del foro di Palmi e H. F. di anni 58 difesa dall’ Avv. Filippo Strangi. Il GUP, accolte le argomentazioni difensive, ha avuto particolare riguardo al richiamato principio enunciato dalla Corte Costituzionale che ha attribuito rilevanza alla sola “ignoranza inevitabile”della legge penale e a quello della Suprema Corte di Cassazione secondo il quale “la semplice conoscenza delle presenza delle armi nell’abitazione e della loro abusiva detenzione da parte di un componente del nucleo familiare non dà luogo di per sè a concorso nel reato da parte degli altri familiari”.

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