Scoperto arsenale a San Calogero, arrestate quattro persone

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I Carabinieri della Stazione di San Calogero (Vibo Valentia), con il supporto dei militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” (i “baschi rossi”, impiegati per azioni ad lato rischio o per la cattura dei latitanti), coadiuvati dai Cinofili del Gruppo Operativo Calabria, hanno svolto un vero e proprio rastrellamento nelle campagne di San Calogero, in località “Tranquilla”.

Alla vista dei Carabinieri due individui, armi in pugno, hanno dapprima tentato la fuga cercando riparo nella vegetazione per puntare i fucili, ma il dispiegamento di forze li ha indotti alla resa.

La successiva perquisizione, estesa anche ad una masseria ha permesso di rinvenire altre armi e munizioni, tutte in perfetto stato di conservazione, occultate in una botola stipata sotto numerose balle di fieno. Le armi scoperte  avevano regolare numero di matricola ma non censite in banca dati poiché mai passate per il banco di prova di Gardone Val Trompia (BS), che ne attesta la regolare entrata in Italia. E’ plausibile pensare ad un furto compiuto all’estero con bottino di armi poi trafugato nel  nostro Paese. Per la detenzione di armi sono stati arrestati quattro incensurati insospettabili.

In particolare sono state rinvenute:

– walther  PPK cal. 7.65, l’arma resa famosa da James Bond, con impugnatura in legno;

– Beretta mod. 70 cal. 7.65, in uso al Mossad israeliano fino agli anni 80;

– smith wesson mod. 64 cal. 38 special, la pistola degli agenti della polizia USA durante i servizi in  borghese;

– smith wesson cal. 38 special;

– luger 22;

– fucili da tiro cal. 12;

– più di 500 munizioni di vario calibro;

– 1.350 € contanti in banconote da vario taglio;

– 3 smartphone di ultima generazione.

A finire in carcere sono stati Pasquale Grillo i figli  Fabio e Francesco (53, 24 e 27 anni) ed il nipoteFrancesco Grillo (29).

 Espletate le formalità di rito i quattro sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia in attesa delle determinazioni del locale Tribunale.

Nei prossimi giorni l’intero arsenale sarà inviato al RIS di Messina per gli esami balistici.

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