Strage di Gioia Tauro, Renzi toglie il segreto di Stato

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Strage di Gioia Tauro (foto Wikipedia)

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha firmato alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla sicurezza della Repubblica, Marco Minniti, e del direttore del Dis, ambasciatore Giampiero Massolo, la direttiva che dispone la declassificazione degli atti relativi alla Strage di Gioia Tauro avvenuta il 22 luglio 1970, allorquando il treno direttissimo Palermo – Torino, deragliò a causa di un’esplosione a poche centinaia di metri della stazione della cittadina della Piana causando sei morti e una settantina di feriti. Una strage le cui ombre,  nonostante numerose inchieste,  non sono mai state del tutto chiarite.

Secondo Renzi  la declassificazione dei documenti sulla strage di Gioia Tauro, unitamente ai fatti di Ustica (1980), Peteano (1972), Italicus (1974), Piazza Fontana (1969), Piazza della Loggia (1974), stazione di Bologna (1980), Rapido 904 (1984) è  “un dovere nei confronti dei cittadini e dei familiari delle vittime di episodi che restano una macchia oscura nella nostra memoria comune”.

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