Le ultime vicende giudiziarie, che spetta alla Magistratura chiarire, sommati a tutti i fatti negativi che hanno già caratterizzato, fin dall’inizio, l’attuale amministrazione comunale, hanno creato lo sconforto nell’intera cittadinanza, che mai aveva vissuto pagine così buie per quanto a vicende amministrative. Fatti, che non possono passare inosservate, e dei quali il sindaco deve assumersi la piena responsabilità morale e politica perché sono scelte fatte da lui personalmente. E poi, un’amministrazione che si dichiara di destra, dove i punti di forza dovrebbero fare riferimento ad uomini contaminati dalla passione, dal valore dell’onesta’, dalla legalità, dalla fede e dall’onore, non può permettersi di far finta di niente e tirare a campare.
Forse il problema è proprio questo, i principi che hanno dato origine alla stessa coalizione, fatta da un insieme eterogeneo, anime diverse per cultura sociale e storia politica, forse, nata più per vincere le elezioni che per poter amministrare; sempre macchinosa, mai decisionista, spesso imbrigliata in contrasti interni e situazioni non del tutto trasparenti, tutte circostanze che hanno rallentato e bloccato un’attività di governo, di per se, già povera di idee e di qualsiasi prospettiva; insomma non ha mai dimostrato, nemmeno con l’entusiasmo del primo mese, di essere all’altezza del governo di Palmi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, nulla di rilevante è stato fatto in concreto, anche il PSC è stato bloccato per difformità dai tecnici della Provincia.
Intanto, la Palmi città, fuori da Palazzo San Nicola, vive una realtà tragica, dove cavalca pericolosamente un degrado economico inarrestabile che sta, via via, logorando tutto quel tessuto imprenditoriale e commerciale che rappresentava l’asse portante dell’economia palmese, ormai difficilmente recuperabile e con gravi ripercussioni sull’impoverimento culturale e sociale delle future generazioni. Insomma, è meglio gettare la spugna e ritornare alle urne.
Il Coordinatore
Aldo Trimboli
