Vertenza lavoratori supermercato Iracarni. Filcams Cgil Rc-Locri: No ai licenziamenti. Sì alla difesa del diritto al lavoro

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Reggio Calabria – Continua lo stato di apprensione in cui versano i 37 lavoratori che, da anni, prestano servizio presso il supermercato Iracarni di Viale Pio XI di Reggio Calabria.

Dopo che lo scorso anno, per il periodo compreso tra marzo e dicembre 2013, i lavoratori hanno usufruito della cassa integrazione in deroga richiesta dall’azienda, avallata dalle Organizzazioni Sindacali e concessa con decreto dalla Regione Calabria, dal mese di gennaio, le OO.SS. si sono viste recapitare una richiesta di incontro al fine di poter definire un percorso condiviso per continuare ad accedere agli ammortizzatori sociali considerata la pesante crisi che ha colpito tutti i settori, compresi gli esercizi commerciali dediti alla vendita di prodotti alimentari.

Abbiamo subito incontrato l’azienda manifestando la nostra disponibilità e proponendo tutti i possibili percorsi per ridurre i costi ed evitare gravi conseguenze sul prosieguo dell’attività commerciale. Trattandosi di azienda con meno di 50 addetti, gli ammortizzatori sociali attivabili erano infatti la cassa integrazione in deroga così come già attivata nel 2013 e i contratti di solidarietà difensivi di tipo B.

Già al secondo incontro, l’azienda si è presentata ai tavoli mostrando una contrarietà alle due proposte avanzate dalle OO. SS.: la cassa in deroga non andava bene a causa dei rischi connessi ad un eventuale mancata concessione da parte della Regione Calabria; i contratti di solidarietà non sarebbero richiedibili poiché, a detta della rappresentante dell’azienda, a seguito di un contatto verbale non precisato avuto con il Ministero del Lavoro, i fondi per il 2014 sarebbero esauriti e non vi è comunque la volontà da parte dell’azienda di accedere a tale ammortizzatore sociale.

L’azienda ha quindi aperto una procedura di licenziamento collettivo, legge 223/91, dove dichiara un esubero di 12 unità.

La Filcams CGIL ritiene inaccettabile l’atteggiamento della Iracarni Alimentari Srl che dichiara di non voler accedere agli ammortizzatori sociali per non sobbarcarsi eventuali rischi di mancata concessione degli stessi.

Diverse sono, infatti, le aziende che dall’inizio dell’anno hanno fatto ricorso in Calabria sia alla cig in deroga finanziata anche dalla Regione Calabria sia ai contratti di solidarietà, finanziati con fondi nazionali ministeriali.

D’altro canto, l’azienda sarebbe pronta ad assumersi il costo del licenziamento di 12 persone che ammonta, con il ritardo accumulato per la mancata corresponsione delle ultime mensilità dopo il termine della cig in deroga dello scorso anno, a diverse centinaia di migliaia di euro.

Siamo ormai quasi giunti all’epilogo della vertenza e siamo fermamente convinti che se l’azienda continuerà ad ostinarsi nel suo atteggiamento di voler a tutti i costi licenziare, ciò avrà delle pesantissime ricadute non solo nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici che perderanno dopo tanti anni il loro posto di lavoro e sulle loro famiglie, ma anche su coloro che resteranno a lavorare, su cui ricadrà certamente il costo dei licenziamenti.

Restiamo in attesa delle decisioni aziendali che, probabilmente, ci verranno proposte nell’incontro del prossimo 4 aprile presso l’Assessorato al Lavoro e Cooperazione della Regione Calabria – Dipartimento politiche del lavoro e ribadiamo, fin da ora, che la Filcams Cgil Reggio Calabria andrà avanti fino alla fine sostenendo il diritto al lavoro per tutti, affinché questa vertenza non si concluda con un’ulteriore emorragia occupazionale e il forte rischio di veder chiudere l’ennesima azienda reggina.

 

Per la segreteria Filcams Cgil Reggio Calabria – Locri
Giuseppe Vercelli

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