A Frammenti D’Arte “U ricriju r’u me’ cori” Poesie in vernacolo Bagnarese di Rocco Nassi

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Proseguono gli incontri dei salotti letterari Frammenti d’Arte edizione 2017dell’Associazione MedmArte di Rosarno. La seconda serata è stata la volta del poeta Bagnarese Rocco Nassi con la sua raccolta di poesie in vernacolo “U ricriju r’u me’ cori” edito da Salvatore Bellantone. È proprio quest’ultimo ad introdurre l’ultima opera del  poeta e suo maestro di vernacolo Rocco Nassi precisando che il dialetto non deve essere considerato, come ritengono in molti, una lingua volgare che imbruttisce chi la parla, ma va rivalutato perché è la nostra lingua natia, perché vuol dire tornare alle origini, alla storia passata della nostra terra che ha lasciato traccia anche nel dialetto. È sempre ad opera di Bellantone la lettura della prima poesia della serata che è quella che ha dato il titolo alla raccolta. Puntuali e precise le domande che la Presidente dell’Associazione Ambra Miglioranzi ha rivolto al poeta sul messaggio delle sue poesie e sulla motivazione che lo ha spinto ha riscoprire il vernacolo. Secondo Nassi lo studio del dialetto è un mezzo che ci porta a scoprire le nostre origini, chi eravamo e a chi apparteniamo. Il libro vuole essere anche un messaggio alle nuove generazioni affinché i nostri dialetti non vadano persi e un invito a liberarsi del senso di vergogna che attanaglia noi meridionali. Fondamentale per Nassi è lo studio del dialetto e la rivalutazione degli scrittori calabresi nelle scuole. Lo stesso poeta ha collaborato con varie scuole per diffondere la cultura del vernacolo e lo stesso libro è patrocinato dall’ Ì.C. “Ugo Foscolo” di Bagnara Calabra e sarà inserito nell’ambito del progetto formativo “ DialettiAMO” che ha come scopo la salvaguardia delle tradizioni locali e del dialetto Bagnarese.

Tra le poesie lette particolarmente significativa “ Terra mia” scritta dal poeta al rientro da una manifestazione di poesia a Tropea che affascinato dal paesaggio dedica un inno alla bellezza della nostra terra. Solo l’amore per la nostra terra e la rivalutazione della bellezza del nostro territorio può essere la strada per la rinascita della Calabria. Messaggio questo che lo stesso Nassi ha portato più volte nelle scuole per dire ai ragazzi di non arrendersi di fronte alle difficoltà e di uscire da quel senso di inadeguatezza insegnando loro l’amore per la nostra terra.

Bellissima anche la poesia che ha concluso la serata “A bagnarota”, dedicata alla figura quasi mitologica della donna bagnarese forte e instancabile lavoratrice.

La lettura delle poesie è stata intervallata dalla piacevole esibizione canora di due allieve della classe di canto dell’Accademia Musicale Medmea di Rosarno, Elena Idà e Rita Restuccia, dirette dell’insegnante Tekla De Marco.

Piacevole e frizzante il confronto con il pubblico sulle tematiche introdotte dalle poesie quali l’educazione dei figli e l’uso smodato delle moderne tecnologie che invece di avvicinare  allontanano i giovani dal mondo reale. Tra il pubblico presente anche il prof. Salvatore Facciolo, e Ugo Verzì Borgese.

Il prossimo incontro è fissato per giovedì prossimo 25 maggio con “Una Malattia per Amica” percorsi di fame e solitudine condotta dalla Dott.ssa Lorena Muzzupappa.

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