Arrestati due giovani per furto aggravato a Tropea e Spilinga

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Due giovani sono stati arrestati nei giorni scorsi dai carabinieri nella costa degli Dei.

In particolare, Lunedì sera, i militari della Stazione Carabinieri di Spilinga, durante un servizio di controllo del territorio, hanno incrociato un soggetto di sesso maschile che aveva un viso familiare. Seguito a distanza e guardato meglio hanno riconosciuto in quel viso l’effige di una foto che qualche giorno prima era arrivata, unitamente ad un Mandato di Arresto Europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria romena, che ritraeva un ladro di origine romena ma che si trovava, forse anche lui, in vacanza a Capo Vaticano. Aspettato il momento propizio, i Carabinieri lo hanno bloccato per strada e condotto in caserma per gli immediati accertamenti. LACATUS PETRU TEODOR, romeno classe 1987 ma residente ormai a Ricadi, è stato dichiarato in arresto per i reati di furto commessi in Romania tra il 2008 ed il 2013 e tradotto presso il carcere di Vibo Valentia in attesa dell’estradizione nel paese d’origine.
Ieri mattina invece a Tropea invece, un ragazzo entra in una normale agenzia di viaggio per acquistare un biglietto ferroviario ma, approfittando di un momento di distrazione della titolare, s’impossessa del cellulare smartphone della stessa e si dilegua per le vie circostanti. La malcapitata si reca immediatamente presso la Stazione Carabinieri di Tropea per presentare denuncia. I militari, chiesta una descrizione sommaria dell’ultimo cliente, fanno scattare subito le ricerche. Proprio qualche ora più tardi, i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Tropea intercettano nel centro cittadino il novello Lupin che bloccato e sottoposto a perquisizione viene trovato in possesso dello smartphone rubato.
Condotto in caserma CHETRI FORTUNATO, reggino classe 1985, è stato dichiarato in arresto perché responsabile di furto aggravato e successivamente, condotto presso la propria residenza, sottoposto al regime degli arresti domiciliari in attesa dei provvedimenti del Tribunale di Vibo Valentia. La titolare dell’agenzia di viaggi ha così potuto riavere il proprio smartphone a distanza di pochissimo tempo dal fastidioso evento.

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