Arrestati due usurai in provincia di Reggio Calabria, aggredivano le vittime che non pagavano

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Due persone sono state arrestate questa mattina da parte del personale della  Squadra Mobile di  Reggio  Calabria e del Commissariato della Polizia di Stato di Villa San Giovanni in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa di Gip di Reggio Calabria dott. Antonio Scortecci. Si tratta di Apice Giancarlo 34 anni di Villa San Giovanni e Idone Antonino 38 anni di Campo Calabro. I due sono accusati di usura ed estorsione. In particolare nel corso delle indagini (durate oltre un anno), gli inquirenti hanno accertato l’operatività nel territorio di Villa San Giovanni e comuni limitrofi di persone dedite a condotte usurarie, capaci di stringere in una morsa asfissiante imprenditori e professionisti.

 L’odierna operazione ha permesso di stabilire che l’APICE Giancarlo, in qualità di mandante, e l’IDONE Antonino, in qualità di esecutore materiale, in concorso tra loro, avendo elargito un prestito ingente, in più soluzioni, ad una dello loro vittime ed avendo ricevuto solo una piccola parte della relativa somma, la costringevano con aggressioni fisiche, a titolo di restituzione del capitale rimanente e d’interessi (ritenuti usurari perché superiori ai limite di legge nonché sproporzionati considerando le concrete modalità del fatto e le condizioni di difficoltà economico finanziarie del debitore) a elargire una notevole somma, per la cui corresponsione la vittima s’impegnava a pagare una piccola parte a seguito della vendita di un bene personale, nonché emetteva 18 cambiali a scadenza mensile progressiva, ciascuna per l’importo di € 500/00.

 IDONE Antonino dopo le formalità di rito veniva associato alla Casa Circondariale di Reggio Calabria.

All’APICE Giancarlo il provvedimento veniva notificato presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria, ove lo stesso è ristretto poichè già destinatario di precedente ordinanza di custodia cautelare.

Gli arresti fanno seguito ad un’indagine che aveva portato lo scorso novembre all’arresto di quattro persone tra le quali lo stesso Apice al quale la nuova ordinanza è stata notificata in carcere.

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