Bova (Dem. Progres.) domani parteciperà ad un meeting promosso dalla società BioAge

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Domani giovedì 16 aprile, alle ore 18.00, il consigliere regionale Arturo Bova (Democratici Progressisti) prenderà parte, a Lamezia Terme, al meeting del Progetto di Ricerca Europea APPOLO, finanziato direttamente dalla Comunità Europea nell’ambito del VII Programma Quadro. L’iniziativa, che proseguirà il 17 aprile, è stata promossa dalla BioAge, società lametina operante nel settore dell’elettronica e della ricerca. 

“Durante la mia recente visita alla sede operativa della BioAge, in occasione della quale ho partecipato attivamente ad alcune dimostrazioni scientifiche – spiega Arturo Bova – ho avuto modo di constatare personalmente il grande impegno profuso dagli ingegneri della BioAge e l’avanzato know how sviluppato finora dall’azienda”.

“Nel corso dell’incontro, ho avuto anche modo di apprezzare il valore delle attività messe in campo dai proprietari della BioAge, Antonino Costantino e Stefano Sinopoli, e la dedizione dei giovanissimi scienziati che vi lavorano. Alto è il coefficiente di innovatività delle opere dell’ingegno brevettate dall’azienda high tech, che oggi fanno della BioAge un’avanguardia scientifica, consentendo alla stessa di competere nel mercato globale e di espandere in esso la propria rete di acquirenti e registrare annualmente ampi margini di crescita”.

“È una doppia soddisfazione sapere che il meeting europeo tra scienziati – rilancia Bova – si svolga proprio in Calabria, a Lamezia, perché iniziative di questo tipo hanno il merito  di riscattare il nome di una terra stupenda, dove già esistono realtà aziendali di successo che possono tracciare percorsi virtuosi e costituire un valido esempio per le giovani start-up. Basti considerare – conclude l’esponente politico regionale – che il Progetto di Ricerca APPOLO si propone l’obiettivo di sviluppare nuove tecnologie e processi basati sull’impiego industriale della tecnologia sviluppata con l’impiego dei raggi Laser. Il progetto di ricerca APPOLO è coordinato dal ‘CPST – Centro di Ricerca Scientifica e Tecnologica per la Fisica’ di Vilnius, in Lituania. I partner italiani coinvolti sono solo due: il Centro ricerche FIAT e la società lametina BioAge”.

 

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