Calabria, cellulari ai detenuti in carcere, condannato un agente della Penitenziaria

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E’ stato emesso questa mattina il verdetto del Tribunale di Cosenza, nel processo su presunti scambi di denaro tra un agente della Polizia Penitenziaria e detenuti del carcere di Cosenza. Due condanne e sette assoluzioni. Il Tribunale di Cosenza ha condannato il ‘secondino’ a due anni di reclusione per il reato di abuso d’ufficio. Il collegio, presieduto dal giudice Enrico Di Dedda, ha condannato l’agente della Penitenziaria Salvatore Gabriele a due anni di carcere ed Erminio Mendico a tre anni. Ha assolto, invece, Fabio Bruni (fratello del presunto boss Luca Bruni), Vincenzo Ciriello, Luigi Cozza, Antonio Albanese, Giovanni Giannone, Dimitri Bruno, Massimo Imbrogno. Gabriele, nella sua qualità di assistente capo della Polizia Penitenziaria, in forza alla casa circondariale ‘Sergio Cosmai’ di Cosenza – secondo l’accusa, avrebbe accettato la promessa di denaro che gli sarebbe stata fatta dai detenuti Erminio Mendico, Fabio Bruni e Vincenzo Ciriello, tutti ristretti nello stesso carcere, allo scopo di compiere – e’ scritto nel provvedimento del gip in fase di indagini preliminari – un atto contrario ai suoi doveri d’ufficio, consegnando loro, in violazione delle prescrizioni di legge, tre telefoni cellulari e altrettante sim card di sua proprieta’ o in suo uso personale in modo da consentire agli stessi detenuti di effettuare colloqui non autorizzati. I fatti sarebbero stati commessi a Cosenza dal settembre 2010 fino a ottobre 2010.

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