Coldiretti, Aceto: la discarica di Campolescio nel Comune di Castrovillari deve essere “tombata” no a soluzioni dilatatorie

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Ritorna di grande attualità, oltretutto all’inizio della stagione turistica che già ha i suoi problemi a causa del Coronavirus, il tema delle discariche. In linea generale è gravissimo – afferma Franco Aceto Presidente di Coldiretti Calabria — che le aree rurali vengano utilizzate come discariche a cielo aperto, depauperando un territorio curato e produttivo, inquinando la terra e il sottosuolo, arrecando anche un danno ingente all’imprenditore agricolo. E questo è un fenomeno, basta guardarsi attorno, in escalation. Coldiretti – continua Aceto – ribadisce un netto No alle mega-discariche, una pratica facile che consideriamo “altamente penalizzante” per l’agricoltura e l’economia del territorio. A proposito poi della discarica di Campolescio nel Comune di Castrovillari che è ritornata sotto i riflettori, tra gli agricoltori, operatori del settore agricolo e cittadini continuano a lievitare sentimenti di delusione e rabbia. La posizione della Coldiretti Calabria su questo sito – ribadisce il presidente di Coldiretti – è molto chiara:  chiediamo, ancora una volta, e con forza all’Amministrazione del Comune di Castrovillari, nonché alla Giunta regionale, che si proceda, senza più indugi e senza comportamenti elusivi e dilatori, alla sospensione dei lavori e alla chiusura definitiva del sito di Campolescio, escludendo ogni ipotesi di ulteriore “abbanco” di rifiuti, e che si attui, fin da subito, il blocco immediato di eventuali lavori, anche per evitare lo spreco di quella quota di risorse economiche utilizzate per opere finalizzate alla riapertura del sito. Serve coerenza e coraggio, non alibi burocratici, e su questa discarica che per la sua posizione in un’area che ha nell’agricoltura di qualità e nella presenza di numerosi produttori biologici, e a ragione può essere considerata “la madre di tutte le battaglie” in tema di rifiuti, non arretreremo di un passo. Il danno di questo insediamento che insiste in un’area che da lavoro ad oltre 5mila addetti, – spiega Aceto – compromette l’immagine e la sempre migliore qualificazione delle produzioni agro-alimentari che insistono  nell’area di Cammarata e ancor prima alimenta innegabili rischi per la salute perché si potrebbe anche andare incontro ad emergenze e a roghi spontanei. Voglio ricordare  – prosegue Aceto – che il business dello smaltimento dei rifiuti, è a forte penetrazione della criminalità organizzata. La linea, per Coldiretti, è chiara: occorre che si proceda alla tombatura della discarica in località Campolescio di Castrovillari e il Sindaco non può fare altro che muoversi con una soluzione efficace, legittima e consensuale dando così prova di non essere in presenza di un sistema decisionale che è paralizzato e ostaggio di mille veti. E’ ormai il tempo – conclude Aceto- di un nuovo modello di approccio culturale ed operativo su cui confrontarsi senza chiusure mentali e nella consapevolezza che i rifiuti vanno gestiti, non più come semplice scarto, bensì come risorsa, con microimpianti che contribuiscano a realizzare una vera “economia circolare” del rifiuto. Su questo la Giunta Regionale a guida Santelli può dare concreta dimostrazione di visione strategica e cambio di passo perché è evidente che non possiamo continuare a dipendere dalle mega-discariche.

 

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