Depositata la proposta di legge “Interventi per l’assistenza a favore delle persone con disturbi autistici dall’età evolutiva a quella adulta”

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“Interventi per l’assistenza a favore di persone con disturbi autistici e dello spettro autistico dall’età evolutiva a quella adulta” è il titolo della proposta di legge del consigliere regionale Michelangelo Mirabello, sottoscritta anche dai consiglieri Irto, Bevacqua, Gidiceandrea, Romeo e Battaglia.

Lo spirito del provvedimento normativo, “in linea con il dibattito in corso in seno al Senato della Repubblica” – spiega Mirabello, anche in qualità di presidente della Commissione “Sanità, Attività sociali, culturali e formative” – è quello di assicurare l’appropriatezza della rete sanitaria istituzionale rispetto ad una malattia sociale la cui complessità clinica ha diversificato i modelli di presa in carico del paziente, personalizzando gli interventi che devono alleggerire dal carico emotivo e materiale le famiglie, attori principali del progetto terapeutico, su cui attualmente ricade l’onere più alto di assistenza. Tutto questo mediante l’erogazione di sussidi economici e la copertura delle spese per interventi di ausilio dal servizio sanitario”.

Nell’articolato è riconosciuto “il carattere invalidante dei disturbi dello spettro autistico alla base dell’alterazione precoce e globale di tutte le funzioni essenziali del processo evolutivo. Si tratta di una condizione – spiega il consigliere proponente – che interessa un numero elevato di famiglie e che si delinea, pertanto, come un rilevante problema di sanità pubblica stante, peraltro, le evidenti ripercussioni di ordine sociale”.

Fra gli obiettivi programmatici – evidenzia il presidente della III Commissione – “vi è la necessità di favorire il normale inserimento nella vita sociale delle persone con tali disturbi, sviluppandone le potenzialità e migliorando la qualità della loro vita e quella dei loro familiari”.

Secondo il consigliere Mirabello “serve costruire una rete di collaborazione fra servizi, Istituzioni e famiglie per assicurare continuità di assistenza, specifica e coerente, per l’intero arco dell’esistenza dei pazienti, dai primi anni di vita del bambino fino all’età adulta. Un sistema di servizi dislocati in modo omogeneo sull’intero territorio regionale volto a garantire percorsi diagnostici, terapeutici ed assistenziali. Grande attenzione – sottolinea – è riservata inoltre alla formazione ed all’aggiornamento costante di specifiche professionalità, tali da garantire  uno screening precoce dei casi sospetti, monitorare nel tempo i casi con diagnosi dubbia e l’evoluzione dei sintomi. Un ruolo specifico viene poi attribuito al Comitato di coordinamento regionale per l’autismo. Organismo  da istituire presso il Dipartimento regionale della Tutela della salute, senza oneri a carico del bilancio regionale, con compiti di guida nella promozione e nel miglioramento dei percorsi socio assistenziali, costituisce una banca dati epidemiologica che consente di monitorare l’andamento dei disturbi dello spettro autistico e i risultati terapeutici e riabilitativi erogati”.

“Attraverso quello che rappresenta un programma politico per l’autismo, – conclude Michelangelo Mirabello – intendiamo garantire, le condizioni di eguaglianza ‘sostanziale’  per la tutela e l’effettivo esercizio del diritto alla salute a tutti i soggetti affetti da questa patologia inabilitante”.

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