Elezioni Gioia Tauro, intervista a Renato Bellofiore

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Proseguono le nostre interviste ai candidati a sindaco, dopo Aldo Alessio, ecco Renato Bellofiore.

Per quale motivo un cittadino di Gioia Tauro dovrebbe scegliere di votarla piuttosto che andare a mare?

Per non permettere un ritorno al passato che vanificherebbe gli sforzi che la mia Amministrazione ha prodotto lungo il percorso tortuoso del cambiamento che nell’ultimo anno, senza la mia guida, sembra si sia fermato inspiegabilmente; Per tornare con urgenza alla raccolta differenzia- ta comunale porta a porta ed abbattere le tasse sui rifiuti di almeno il 25% e per portare a compimento e senza spese aggiuntive tutti i lavori già appaltati e finanziati; per traghettare Gioia Tauro verso uno splendido futuro in cui la mia coalizione si impegnerà per le seguenti realizzazioni: Porto turistico per 500 barche; Pista pedonale e ciclabile lungo la linea ferrata delle calabro- lucane, oggi dismessa; Riqualificazione ex Strada Statale 111; Mercato comunale ittico ed ortofrutticolo al coperto; creazione della “Citta della Cultura”; Rimozione totale dell’amianto e dell’eternit; integrazione delle famiglie Rom e smantellamento degli insediamenti ghetto; Agevolazioni per le ristrutturazioni ed i completamenti edilizi; trasparenza amministrativa e contrasto alla ‘ndrangheta; etc

 

 Ci piacerebbe parlare anche di programmi, ma soprattutto alla gente importa tanto sapere chi sono i volti che danno forma alle liste. Con che criterio sono stati scelti i candidati a consigliere? Teme di aver fatto poco contro gli impresentabili, o ha applicato un rigido controllo?

La gente legge le liste, conosce i candidati e potrà giudicare. Così come possono fare anche i giornalisti. Delle altre liste non è corretto parlare posso solo dire il nelle mie liste sono composte in gran parte da persone che da oltre un decennio condividono un percorso politico che si riconoscono nel programma del Movimento civico Cittadinanza Democratica . Non ho impresentabili nelle liste ed il controllo non lo fa solo il candidato sindaco ma un intero gruppo che fa politica insieme da anni.

 

Veniamo alle questioni cruciali per la città: Che ruolo pensa di giocare, se eletto sindaco, sullo sviluppo del Porto e sulla vicenda dell’ospedale?

Sgrombriamo il campo da ogni dubbio.  La competenza sul porto di Gioia Tauro è del Ministero dei Trasporti, dell’autorità portuale e del comitato portuale. In concreto si può dire che la competenza effettiva attribuita per legge al sindaco di Gioia Tauro sullo sviluppo del porto e dell’Ospedale è marginale. Purtroppo c’è chi addirittura basa la propria campagna promettendo cose che non sono di sua stretta competenza millantando poteri e competenze che non ha. La realtà è che nel caso del porto il sindaco di Gioia Tauro all’interno del comitato portuale esprime un solo voto contro 32 altri rappresentanti di Enti, società e sigle sindacali che compongono il comitato, spesso avulsi dalle problematiche territoriali e che seguono altre logiche ed interessi anche di territori lontanissimi dal nostro. Un esempio su tutti pur avendo votato contro la realizzazione del rigassificatore il comitato portuale a larghissima maggioranza ha dato parere favorevole. Analogo discorso vale sulle decisioni che si prendono sulle strutture sanitarie che insistono  sui nostri territori, dove la competenza è in capo alla Regione Calabria. Infatti tutti conoscono la battaglia che insieme al comitato pro ospedale unico della piana sto conducendo per la realizzazione di un Policlinico unico posto al centro della Piana di Gioia Tauro. Abbiamo raccolto a tal fine oltre 17000 firme, presentato ricorsi ed esposti contro le procedure irregolari ma nonostante tutto fino al momento la Regione ha deciso di non tenerne conto. Da sindaco comunque continuerei a battermi, nell’attesa dell’Ospedale unico, per il potenziamento dell’Ospedale Giovanni XXIII, unico presidio ospedaliero della costa vicino ad una potenziale polveriera infortunistica che è il porto di Gioia Tauro.

 

 In una città così al centro degli occhi degli investigatori, come si evita di far sciogliere il Consiglio comunale per l’ennesima volta o comunque come pensa di tenere lontano la ‘ndrangheta dal palazzo comunale?

Votando bene, diffidando dai professionisti dell’antimafia di facciata e facendo attenzione alla sempre possibile formazione di comitati affaristico mafiosi.

 

L’allarme ambientale non può essere sottovalutato in una città che ospita l’inceneritore, ha un’alta incidenza di tumori ed è sede del depuratore consortile. Come pensa di tutelare il diritto alla salute dei gioiesi?

Chi vota per cittadinanza democratica sa che fino ad oggi è l’unica forza politica locale a garanzia della tutela dell’ambiente e della salute. Durante il mio mandato, oltre a chiedere all’Aparcal e all’Asp di RC continui controlli sull’impianto e monitoraggi sulle emissioni,  ho realizzato la raccolta differenziata pubblica arrivando al 58% ad aprile 2014. Continuerò a battermi per ripristinare nel più breve tempo possibile la raccolta differenziata comunale spinta porta a porta come stavamo ben facendo. Differenziata che purtroppo dopo la mia assenza, da un anno a questa parte, si è inspiegabilmente e misteriosamente interrotta. A tutela dell’ambiente l’unica via maestra è la raccolta differenziata perché solo così si riducono le quantità di rifiuti che brucia un inceneritore, che ricordiamolo è l’unico inceneritore dell’intera Calabria voluto dall’amministrazione di Aldo Alessio nel 1998. Lotterò affinché Gioia Tauro torni ad essere un’isola felice come è stata definita con la mia gestione.

 

 La vocazione commerciale di Gioia rischia di essere marginale in anni di crisi economica così violenta. Un sindaco cosa può fare per restituire linfa economica a questo comune?

 Bisogna continuare sulla strada tracciata dalla mia amministrazione con l’erogazione di servizi e la realizzazione di opere pubbliche in grado di cambiare il volto della città. Purtroppo per le vicende che tutti conosciamo il mio cammino è stato interrotto. Completerà, se verrò eletto le oltre 12 grandi opere pubbliche che ho iniziato.

 

Concludiamo con il “toto-ballottaggio”: qualora ci fosse il secondo turno e lei concorresse per la vittoria finale, chiederebbe apparentamenti? A quale degli altri candidati sindaco si sente più vicino?

 Saremo aperti al confronto dialettico con tutte le forze sane presenti in città.

 

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