Enza Bruno Bossio: Evitare chiusura uffici postali periferici con nuova vocazione digitale di Poste Italiane

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L’on. Enza Bruno Bossio è intervenuta ieri in Aula per dichiarare il voto favorevole del PD alla mozione sulla razionalizzazione della rete degli uffici postali.

“Chiediamo  – ha detto nel corso del suo intervento Enza Bruno Bossio – che nell’ambito della rimodulazione del piano industriale a cui è costretta Poste Italiane Spa in seguito alla delibera AGCOM ed al congelamento voluto dal Governo, che venga presa in considerazione anche la riapertura degli uffici postali di comuni interni, montani e rurali che sono stati chiusi antecedentemente”.

“Questo piano industriale, – ha affermato Bruno Bossio – riproposto dal nuovo AD Francesco Caio lo scorso mese di aprile, nei fatti rappresentava la rinuncia da parte di Poste all’erogazione di un servizio a carattere universale

“Questa situazione tanto delicata – ha detto ancora la deputata del PD – deve però trovare risposte strutturali e strategiche. L’AD Caio sostiene che le quote di finanziamento statale siano insufficienti per coprire i costi di un servizio davvero universale, pur sottolineando l’esigenza di un servizio diffuso sul territorio in particolare legato ad altri servizi come quello bancario. Ebbene, noi crediamo che l’esigenza della razionalizzazione dei costi e quella della garanzia di un servizio universale e diffuso sul territorio nazionale anche nelle aree periferiche, montane o rurali possa essere risolto proprio nel quadro dell’impostazione che punti alla trasformazione di Poste Italiane da azienda legata al servizio postale tradizionale in un’innovativa azienda digitale a tutti gli effetti”.

“Quest’aula si è già pronunciata – ha proseguito la deputata democrat – attraverso l’approvazione di un ordine del giorno di accompagnamento alla Legge di Stabilità che mi vedeva prima firmataria, sull’istituzione presso gli uffici postali, soprattutto quelli più periferici, della figura dei tutor digitali con il compito di aiutare l’accompagnamento all’uso dei servizi digitali dei soggetti più indietro all’interno del digital divide Questa impostazione può trovare posto nello stesso piano del Governo che indica in tre anni il tempo per realizzare lo switch off dal cartaceo al digitale per i servizi offerti dalla pubblica amministrazione.

“E’ proprio in questa impostazione, dunque,  – ha concluso Enza Bruno Bossio –   che Poste Italiane può attuare la sua mission di Azienda erogatrice di un servizio universale”.

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