Isis: La pretesa di “occidentalizzazione” islamica: Minaccia per la società “liquida occidentale” .

24

Da qualche anno, udiamo presso tutti i notiziari quotidiani ed organi d’informazione la parola Isis ovverosia Stato Islamico ; ma cosa è lo Stato Islamico, è quest’ultimo succitato un vero e proprio Stato, oppure detiene dei territori fra loro frammentati, ma soprattutto da dove trae origine? L’Isis trae origine dagli smembrati territori e dai lasciti governativi dei rispettivi regimi dittatoriali dopo essere stati epurati dal potere. Il processo di democratizzazione, avviato in alcuni paesi orientali, od annessi ad ess,i ha subito delle forti sedizioni all’interno della stessa società già frammentata in paesi come Iraq, Iran, Libia, Nigeria Egitto ecc.. Frammentata da parcellizzazioni religiose fra i cosidetti integralisti e moderati, ed in termini tecnici fra sciiti e sunniti. Orbene da questa complessa situazione geo-politica e crisi governativa anche a seguito dell’uccisione di Osama Bin Laden, non ben gestita dalla coalizione internazionale, la democratizzazione è implosa nel sedicente Stato Islamico, presieduto al vertice da Al-Baghdadi. Lo Stato Islamico si insedia laddove vi è instabilità e malcontento nonchè emarginazione e minaccia di estendersi presso i paesi dell’Europa, con degli attentati e la cosiddetta politica del terrore, tramite anche dei “combattenti stranieri”, che ne rafforzano le fila delle milizie, minacciando anch’essi i paesi nella pluriparte di provenienza Europea in cambio di lauti proventi. Di recente rammento gli attentati di Saint-Denis in Francia, oppure quelli presso il quartiere di Molenbeek in Belgio od ancora presso il Bataclan sempre in Francia che hanno messo in ginocchio e nel terrore l’intera Europa. Terrore che pervade le nostre vite e la nostra libertà, ma soprattutto quelli che sono i nostri “axia” ovverosia valori della nostra civiltà. Non dimentichiamo anche le oltre 200 ragazze rapite in Nigeria e i rapimenti di corrispondenti o giornalisti televisivi. È di questi giorni la notizia circa la quale lo Stato Islamico abbia perso terreno e sia in difficoltà economiche, anche se le minacce sono un “continuum”, di una vera e propria strategia di “Apocalisse del Terrore”. È opportuno aiutare i paesi sulla via della democrazia e che ci sia una concreta strategia di servizi segreti Europei per sorbire la concreta minaccia. Che la nostra società non cessi le proprie abitudini, e che non divenga endemica la paura o la fobia del vivere con la psicosi dell’attentato, anche se tutto ciò è umano. È pur vero che appaiamo flebili dall’esterno e che i nostri valori tradizionali siano in crisi e volubili; tantoché molti tra i pensatori parlano di società “liquida”. Dobbiamo difendere le nostre origini e le nostre tradizioni ed essere rigogliosi della nostra civiltà essendo tolleranti ed ospitali,con la cultura e non solo con le armi si vince la minaccia Islamica .

Francesco Grossi

Articolo precedente Real Gioia Tauro vola in alto, secondo posto al torneo Giovanissimi
Articolo successivoConversazione poetica con il M° Mario Brigante nella serata conclusiva dei salotti letterari “Frammenti d’Arte” di Medmarte