NuovaMente esprime grande preoccupazione per il futuro della Comunità di Maropati

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L’Associazione “NuovaMente” che raggruppa i familiari degli Ospiti Residenziali e in Centro Diurno presso la struttura gestita dalla Futura Cooperativa Sociale, sita in Maropati (RC) alla contrada Pozzo, convenzionata con l’ASP n. 5 , denuncia il prolungarsi e l’aggravarsi della già precaria situazione in cui versa la Struttura, nonché il profondo disagio che provocherà l’applicazione della delibera dell’ASP n. 425 del 16/06/2015 che riconosce la proroga dei rapporti convenzionali e il riconoscimento del debito per i soli primi sei mesi del 2015,  il blocco di nuovi ricoveri nelle strutture convenzionate a partire dal mese di luglio e la successiva chiusura. Ciò sarà inevitabile, vista la reale impossibilità di adeguamento delle Strutture ai dettami della stessa delibera che impone  l’accreditamento delle stesse entro soli tre mesi senza indicare ne aspettare  il percorso normativo che verrà delineato dal nuovo assetto della rete territoriale regionale di prossima emanazione e ponendo come fine ultimo il trasferimento dei pazienti in altre residenze anche fuori provincia e fuori regione.

“Siamo fortemente preoccupati   per le conseguenze disastrose sia sul piano umano, sia economico, che il  trasferimento dei propri cari in altri contesti procurerà. Si vedrebbe cadere il principio basilare del reintegro familiare e quel il rapporto di “continuità affettiva” posto come elemento principale dei progetti terapeutici riabilitativi attuati nella Comunità di Maropati,  nonché un aggravio dei costi che ricadrebbero sulle famiglie che già sono fortemente provate e che  per una semplice visita dovrebbero recarsi in luoghi ben più distanti.

Denunciamo l’enormità e l’incongruenza della normativa riguardo l’accreditamento che non tiene conto della reale situazione del servizio, gestito in forma mista con il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASP di Reggio Calabria che cura l’aspetto medico specialistico, l’aspetto riabilitativo (attraverso la redazione dei Programmi Terapeutici Individuali – PTI), quello amministrativo e burocratico (attraverso le ammissioni, le dimissioni e la permanenza degli ospiti in comunità) e di controllo (attraverso la verifica dei programmi, della fatturazione e dei servizi resi). Secondo i dettami del contratto di convenzione, la Cooperativa cura l’aspetto alberghiero, assistenziale e l’attuazione dei programmi individuali.

Ci dichiariamo fermi sostenitori del sistema  attuale di gestione, in quanto la commistione pubblico/privato sociale (cooperative)  rappresenta una forma efficiente e di chiara garanzia nei confronti degli utenti assistiti.”.

L’associazione esprime tutta la  solidarietà nei confronti dei  dipendenti della struttura che continuano a vantare  parecchi mesi di stipendio arretrato, garantendo, al tempo stesso, un servizio efficiente ed encomiabile che meriterebbe una maggiore attenzione e uno studio approfondito al fine della sua esportazione in altri contesti, mentre le Istituzioni di riferimento non rispondono agli appelli e non rivolgono al problema la dovuta attenzione. Attualmente la Cooperativa Futura vanta un credito di TRE ANNI oltre al corrente, della quota di pertinenza della Regione Calabria, fondo politiche sociali,  oltre ad alcune mensilità delle quote di pertinenza dell’ASP 5 di Reggio Calabria.

 

Invita il Commissario Straordinario dell’Asp di Reggio Calabria, il Direttore Generale dei Dipartimento Regionale della Sanità, il Direttore Generale del Dipartimento Politiche Sociali, il Commissario Massimo Scura ed il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale a prestare una maggiore attenzione riguardo la problematica generale in cui versano  i servizi rivolti alla  psichiatria nella provincia reggina e, specificatamente, nella Piana di Gioia Tauro, anche conseguentemente al blocco dei ricoveri nelle strutture convenzionate e contrattualizzate presenti in zona, “strutture  che consentono un approccio sociale continuo tra i pazienti e la famiglia di origine”.

Chiede l’immediata revoca della delibera dell’ASP n. 425 del 16 giugno u.s. e lo sblocco dei pagamenti per i servizi resi, al fine di garantire ai loro familiari una degna assistenza e cura riabilitativa.  

L’Associazione è pronta a difendere il settore da qualsiasi attacco istituzionale che mira allo smantellamento delle conquiste fatte in questi anni  e che, grazie all’impegno delle Cooperative Sociali e degli Operatori, hanno dato agli utenti una nuova dignità e una vita sociale: traguardi che vanno valutati attentamente, anche con profondo senso critico, al fine di correggere quello che è bisognevole di correzione, ma che potrebbero essere nuovamente e gravemente minati se tradotti in  altri contesti  o con soluzioni palliative e poco approfondite, dettate dalla inadeguatezza delle misure risolutive che partono da una continua criticità che deve essere risolta con l’attuazione di regole certe e condivise dai vari soggetti che vi operano da oltre vent’anni e che non possono vedersi chiusa la porta in faccia da delibere e decreti improvvisi e improvvisati, legati a normative regionali spesso disattese e/o incongruenti.

                                                                                                                   NuovaMente

ASSOCIAZIONE SOLIDALE DEI FAMILIARI

PER IL RISCATTO DEI DISABILI MENTALI

 

PER IL PRESIDENTE

     (Pino Pietro)  

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