Mario Oliverio canta vittoria anche nella Piana. Ma Gianluca Callipo s’è difeso bene in molti comuni. Le primarie del Partito Democratico per la scelta del candidato governatore calabrese anche nella Piana hanno sentenziato ciò che nel resto della regione si è consolidato: la vittoria del presidente della provincia cosentina Mario Oliverio. Dietro il successo dell’esponente dell’ala sinistra del Pd, c’è stato un lavoro duro, quasi un porta a porta spinto, dei riferimenti cuperliani sulla Piana: dal segretario di zona Michele Galimi, al vice segretario provinciale Giovanni Laruffa, passando per dirigenti di vari livelli a Rosarno, Gioia, Palmi e Cittanova.
I dati nei diversi comuni del comprensorio sono interessanti e, per certi versi, multiformi. Di sicuro c’è che il Pd ha alzato,e di molto, l’asticella dell’affluenza. In questo contesto vi è da segnalare anche la presenza del candidato di Sel, Giannetto Speranza, che però non ha superato, eccetto Cinquefrondi, la soglia del 5%.
Il risultato più clamoroso, comunque, arriva da Cittanova, dove Oliverio ha raggiunto la quota monstre di 949 preferenze, lasciando le briciole a Callipo fermo a 121. E’ questo il biglietto da visita di Francesco D’Agostino, consigliere provinciale di “A Testa Alta” che si è appena guadagnato la pole position per la candidatura al consiglio regionale.
Il duello politico più aspro s’è giocato a Gioia Tauro, dove l’ala cuperliana, schierata con Oliverio, ha messo a segno un confortante 808 voti, staccando Callipo, 667, ma lasciando aperti molti punti interrogativi. Mimmo Cento, Francesco Ierace e Aldo Alessio vincono, è vero, ma il soccorso del consigliere provinciale Rocco Sciarrone – eletto con la destra di Raffa – ha pesato molto, e in quei voti di Callipo c’è il segno dell’ex sindaco Renato Bellofiore, dirigente regionale Pd, che ha dimostrato di non essere politicamente defunto, e anzi di essere il renziano più forte della Piana. Male, malissimo, è andata a Rosarno al sindaco Elisabetta Tripodi, la quale ormai renziana dopo essere stata “sindaca pro Bersani” subisce la seconda sconfitta consecutiva interna. Callipo, infatti, che poteva contare su un parterre amplissimo di amministratoti comunali (5 su 7) e consiglieri di maggioranza (7 su 11) non è andato oltre i 256 voti, lasciando il campo a Oliverio che ha infilato un successone con 532 preferenze, grazie al sostegno decisivo di Sinistra per Rosarno, con un assessore e due consiglieri, e una parte del Pd, specie quella dell’ala critica Giacomo Giovinazzo e Grace D’Agata. La Tripodi, quindi, dopo aver perso con Magorno, incassa la debacle di Callipo, ed i maligno a Rosarno insistono sul fatto che la sindaca sia a corto di voti, e forse una sua candidatura alle regionali potrebbe dimostrare, inequivocabilmente, che peso politico elettorale abbia la Tripodi.
A Palmi la contesa s’è risolta con un testa a testa con la vittoria di un’incollatura di Callipo, 315 voti, su Oliverio 291. Ma qui il renziano contava su addirittura tre gruppi separati che lavoravano per lui, mentre ai Giovani Democratici per Oliverio si è aggiunto il “soccorso rosso” di Salvatore Costantino di Sel.
A Polistena continua il momento d’oro di “Progetto Polistena” che consegna la vittoria a Callipo, ma l’ala sinistra ha recuperato consensi, mentre a Cinquefrondi Oliverio, con Galimi, batte la concorrenza di Giannetto Speranza, supportato da Michele Longo e Michele Conia.
Taurianova, infine, è renziana, con una prova di forza del gruppo di Raffaele Loprete e Pino Falleti.
Dunque adesso è il momento delle liste, con la Piana che spera di avere almeno 5-6 candidati tra Pd e liste del presidente. A D’Agostino e Sciarrone già in pista, potrebbero aggiungersi uno tra la Tripodi e Bellofiore, e qualcuno della Piana alta, ad esempio Galimi.
Domenico Mammola
