Sbarchi immigrati clandestini, 10 militari della Marina positivi alla tubercolosi

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“Sono una decina i militari della Marina impegnati nelle operazioni ‘Mare Nostrum’ risultati positivi al test di Mantoux, la prova di screening che individua la presenza di un’infezione latente del micobatterio della tubercolosi”. E’ quanto comunicano fonti della Marina Militare.

L’operazione militare e umanitaria nel Mar Mediterraneo meridionale denominata Mare Nostrum è iniziata il 18 ottobre 2013 per fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria in corso nello Stretto di Sicilia, dovuto all’eccezionale afflusso di migranti.

“Nessuno di questi casi è in fase attiva o contagiosa, sono risultati positivi a questo screening precauzionale e continuano a lavorare. Quindi nessun campanello d’allarme – precisano dalla Marina – perché in operazioni così complesse e dove sono impegnati migliaia di uomini questo dato è fisiologico”.
Tra i dieci casi non c’è nessun medico né operatore sanitario impegnati nei soccorsi a bordo delle navi.
“Questa decina di casi non deve far suonare nessun campanello d’allarme – precisano dalla Marina Militare – Il test di Mantoux viene fatto a chi lavora di routine nella missione ‘Mare Nostrum’, se poi il soggetto è positivo si procede con un altro test, il Quantiferon, per appurare se effettivamente c’è la presenza della Tbc. Il protocollo sanitario è rigido e in questi casi condiviso con il ministero della Salute”. Nella missione ‘Mare Nostrum’ ogni aspetto sanitario “ha come obiettivo la prevenzione della salute dei militari coinvolti e dei migranti che vengono soccorsi. Dispositivi medici come tute, guanti e mascherine isolano gli operatori sanitari permettendo i controlli e le visite in perfetta sicurezza e isolando anche il resto dell’equipaggio delle navi impegnati in mare. Queste ultime poi vengono sanificate dopo ogni operazione”, si sottolinea.

Nessun allarme quindi, ma tra la popolazione inizia a crescere la paura.

 

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