Sebi Romeo ricorda Peppino Valarioti ed Enrico Berlinguer

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L’undici giugno è una data di profondi ricordi per i calabresi e gli italiani, un’occasione per riflettere sul senso dell’impegno politico di ognuno di noi e sui valori che tale impegno devono guidarlo quotidianamente. Un giorno in cui celebriamo la memoria di due grandi figure politiche scomparse nello stesso giorno, anche se in anni diversi e con modalità diverse, entrambi tenaci portavoce degli ideali comunisti. Peppino Valarioti, dirigente e militante del Partito Comunista Italiano a Rosarno, trentacinque anni fa veniva ucciso da mano ‘ndranghetista per il suo impegno a favore degli operai, dei braccianti agricoli, dei diritti in generale e contro lo strapotere mafioso ed il malaffare politico-istituzionale. Un uomo che ha sacrificato la propria vita per portare avanti, insieme ai suoi tanti compagni, importanti battaglie di civiltà e legalità. Nell’immaginare la mia proposta di legge sul contrasto al lavoro non regolare, presentata alla stampa in questi giorni, ho più volte fatto riferimento proprio all’esempio di Peppino Valarioti a difesa dei lavoratori della Piana di Gioia Tauro e dell’intera Calabria. Mi auguro di riuscire in questo modo a coltivare i semi delle sue battaglie affinché, nel suo ricordo, i diritti dei braccianti agricoli vengano garantiti e rafforzati.

Qualche anno dopo la morte di Valarioti, l’11 giugno del 1984, il Partito Comunista Italiano perse il suo leader indiscusso; il segretario Enrico Berlinguer, colto da malore qualche giorno prima durante un comizio a Padova. Una figura insostituibile sotto ogni aspetto, da quello umano a quello politico-istituzionale. L’uomo del dissenso con il sistema sovietico e uno dei principali esponenti dell’eurocomunismo, l’uomo del massimo consenso, il promotore di quella che,  per l’epoca in cui ha mosso i suoi passi, potremmo definirla la più grande proposta politica per il bene comune del Paese; il “compromesso storico”, a cui tanto stava lavorando insieme alla DC di Aldo Moro. Un politico con uno sguardo consapevole sul mondo, anticipatore delle dinamiche internazionali, attento al Mezzogiorno ed alle grandi questioni politiche e sociali del Paese, da quella morale a quella del lavoro.

Per ricordarne la figura politica ed umana, per ripercorrere l’esempio di un politico tra i più amati in Italia, il gruppo del Partito Democratico calabrese in consiglio regionale si renderà portavoce, nei prossimi mesi, di una iniziativa in collaborazione con l’associazione “Enrico Berlinguer”.

 

Sebi Romeo, capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale.

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