Lamezia, Gianturco (CasaPound): Comprare da fuori città alimenta disoccupazione

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Riceviamo e pubblichiamo

L‘amministrazione comunale compra tredici passerelle di plastica arrotolabili, spendendo 57.950€ da un’azienda di Cagliari, per ultimare il nuovo lungomare, imputando la somma sul capitolo quarantasette del bilancio 2006.

 Mi chiedo, ma possibile che nel lametino, non ci sono aziende dalle quali acquistare queste attrezzature? E nel resto della Calabria? Così facendo i nostri soldi creeranno economia in Sardegna, mentre noi continuiamo a lamentarci della disoccupazione. Perché l’amministrazione comunale si ostina a non far crescere le nostre aziende? Che disegno politico c’è dietro queste scellerate decisioni? Perché il sindaco Speranza si accanisce così tanto verso i lametini alimentando la già cronica disoccupazione?

 Per rilanciare l’economia, si deve puntare sul “compra lametino”, aiutando le aziende e i lavoratori del nostro territorio. Purtroppo però i nostri amministratori sono colpiti da miopia politica e non riescono a guardare oltre il proprio naso, non hanno una visione futura della città. Sarebbe interessante sapere a quale partito è iscritto il proprietario dell’azienda sarda e se ha qualche rapporto con il deputato di Sel, Michele Piras.

 E pensare che tutto questo avviene nel silenzio più assordante dell’opposizione che siede in Consiglio Comunale che, complice il caldo, continua con la sua perenne pennichella. Qualcuno li svegli…

 Mimmo Gianturco

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