Omicidio Francesca Bellocco, le dichiarazioni di Pisani, Facchinetti e Multari

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Non ci sono solamente le dichiarazioni del testimone oculare, il quale avrebbe assistito all’entrata in azione del comando guidato da Francesco Barone per prelevare ed uccidere la propria madre Francesca Bellocco, rea di intrattenere una relazione coniugale con Domenico Cacciola. Tre collaboratori di giustizia hanno infatti confermato agli inquirenti di essere a conoscenza, anche se in via indiretta, dell’omicidio, si tratta di Vittorio Pisani, Salvatore Facchinetti e Giuseppina Multari. Il legale, coinvolto nella vicenda riguardante la morte di Maria Concetta Cacciola,  ha affermato di essere a conoscenza dell’omicidio tramite la zia, alla quale la sorella della vittima, Patrizia, avrebbe confessato che si doveva lavare l’onore offeso a causa di una relazione che durava ormai da anni. Pisani riferisce altresì un altro particolare, ossia che Patrizia Bellocco piangendo aveva confessato alla zia del collaboratore che la sorella Francesca “prima di essere sotterrata, fosse stata almeno seppellita in maniera adeguata”. Salvatore Facchinetti ha invece parlato oltre che dell’omicidio della madre di Francesco Barone anche di quello di Domenico Cacciola,  il collaboratore ha infatti affermato  “Mi hanno detto che Cacciola Domenico è stato ucciso a causa di una relazione extraconiugale che lo stesso aveva con una delle figlie di Bellocco Pietro e, precisamente, con quella sposata con Barone Salvatore. Il Cacciola sarebbe stato ucciso insieme alla Bellocco dal figlio di quest’ultima che li avrebbe sorpresi a letto”. Sulla relazione extraconiugale che sarebbe alla base dell’omicidio è stata sentita anche la testimone di giustizia Giuseppina Multari, nuora di Cacciola il quale ha aggiunto ulteriori dettagli  “La relazione era nota a tutti in famiglia, tanto che si sospettava che il suo ultimo figlio fosse stato concepito con mio suocero“.

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