Italia terza in Europa per numero di influencer: come iniziare
Il Bel Paese vanta un alto numero di influencer e content creator, con trend destinato a salire nei prossimi anni. Di seguito i numeri aggiornati su queste nuove figure e i passi da compiere per far parte della categoria.
Influencer, la situazione in Italia
Si stima che content creator e influencer siano 50 milioni nel mondo, di cui 2 mln impegnati a tempo pieno. In base a una ricerca fatta dall’Istituto per la Competitività (I-Com) sui dati raccolti nel 2024, in Italia sono presenti 82 figure ogni 100.000 abitanti, per un totale di 37.700 persone attive nel settore. Il Bel Paese risulta al terzo posto a livello europeo, dietro la Spagna e la Gran Bretagna.
Questi nuovi mestieri stanno prendendo piede in quanto offrono concrete possibilità di guadagno anche a coloro che non vantano un folto seguito. Tuttavia, un numero elevato di follower permette di avere entrate più alte rispetto a profili meno “nazional-popolari”, insieme alle abilità comunicative e a quelle necessarie per realizzare i contenuti. Tra le piattaforme più frequentate dagli addetti ai lavori figurano Instagram, TikTok e YouTube, rispettivamente per la pubblicazione di fotografie, mini clip e video di varia lunghezza.
I passi da compiere per diventare influencer
Requisito indispensabile per svolgere questo lavoro è avere una solida preparazione su uno o più argomenti specifici, meglio ancora se accompagnata da una certa esperienza e comprovata da eventuali certificazioni o attestati. Più il tema è d’interesse per il pubblico, maggiori saranno le probabilità di attrarre un buon numero di follower. Per farsi conoscere in tempi ragionevoli è fondamentale curare una presenza online costante, che vada oltre i contenuti pubblicati sui social.
Molti professionisti del settore scelgono di affiancare ai profili social un proprio spazio digitale, dove approfondire argomenti, raccontare esperienze personali o offrire risorse utili. Avere un blog, in questo senso, rappresenta una scelta strategica: permette di costruire un’identità più solida, migliorare il posizionamento online e offrire contenuti permanenti, facilmente rintracciabili anche nel tempo. In questo contesto, valutare i migliori hosting per WordPress diventa un passaggio molto utile per chi vuole aprire un blog in modo semplice, professionale e adatto alle proprie esigenze, anche senza competenze tecniche avanzate. WordPress è infatti una delle piattaforme più utilizzate al mondo proprio per la sua versatilità e accessibilità.
Oltre alla creazione di contenuti di valore, è fondamentale saper comunicare in modo autentico e riconoscibile, sviluppare un proprio stile e mantenere una certa coerenza visiva e narrativa. L’interazione con la propria community è altrettanto importante: rispondere ai commenti, ascoltare i feedback e capire le reali esigenze del pubblico rafforza il legame con i follower. Investire tempo nella formazione, tenersi aggiornati sulle tendenze digitali e sperimentare nuovi formati – come podcast, newsletter o video brevi – può fare la differenza. Infine, conoscere gli strumenti di analisi e monitoraggio aiuta a capire cosa funziona, a migliorare la strategia di comunicazione e a crescere in modo più consapevole e sostenibile.