Forza Nuova Lamezia: da vertice istituzionale nulla di concreto per contrastare la criminalità organizzata

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Dal vertice istituzionale svoltosi presso la sala “Napolitano” del Comune di Lamezia Terme tra Sindaco, consiglieri comunali, Prefetto, Organi di Polizia ed associazioni di categoria non è effettivamente emerso, aldilà delle solite e scontate considerazioni, nulla di concreto per contrastare la criminalità organizzata sul territorio.

Fermo restando che la risposta alla serie degli atti intimidatori che hanno colpito diverse attività commerciali in città c’è stata, con l’arresto dell’autore materiale di questi attentati, bisogna sempre tenere alta l’attenzione e non ci si puo’ permettere di abbassare la guardia.

Ricordando che quest’incontro è stato fortemente voluto e richiesto da noi di Forza Nuova e che avrebbe dovuto, nelle nostre intenzioni, rappresentare una forma propedeutica per poi attivare le misure necessarie per, in primis, avere un costante controllo e monitoraggio dell’intero territorio attraverso l’ausilio e l’impiego dei militari dell’Esercito.

Essendo stato presente a quest’incontro è proprio su questo punto che ho potuto ascoltare la posizione contraria del Sindaco che, lasciandosi andare a quella prosa in stile “politically correct”, ha chiosato sulla non necessaria presenza dell’Esercito Italiano per le nostre strade, motivando il tutto come scelta sbagliata di militarizzare una città.

Lo stesso primo cittadino ha poi affermato che il principale contrasto alle consorterie mafiose debba avvenire attraverso una sorta di rivoluzione culturale all’interno di noi tutti; questo, seppur possa apparire esatto come concezione filosofica, lo stesso non puo’ dirsi nell’atto pratico dal momento che la ‘ndrangheta ha bisogno di godere di una certa libertà d’azione sul territorio per poter attuare le sue ritorsioni.

Chiedo al Sindaco se la rivoluzione culturale da lui invocata non contempli anche il ritiro di una lista, nelle elezioni amministrative, in cui un candidato al consiglio Comunale venga arrestato nell’ambito di in una operazione internazionale condotta dalla DDA contro il narcotraffico?

La risposta più esaustiva a tutto ciò è stata fornita, con mia piacevole sorpresa, da un giovane studente lametino nel corso del Congresso alla Legalità organizzata dal Provveditorato agli Studi al quale io, da dipendente, ho partecipato qualche ora prima e nel quale era presente lo stesso Prefetto Latella. Lo studente ha infatti rimarcato che il primo esempio negativo viene proprio dato dai politici, di conseguenza gli stessi, in molti casi, non possono ergersi né a filosofi della verità assoluta né a dispensatori di ricette politiche ornate da tanta falsa eloquenza.

Spero vivamente che con l’arresto effettuato in città dell’autore degli atti intimidatori possa essere stroncata sul nascere una qualsiasi ripresa di riorganizzazione della ‘ndrangheta sul territorio lametino, noi di Forza Nuova, dal canto nostro, continueremo a tenere sempre alta la guardia cercando di sensibilizzare quanti più cittadini possiamo incontrare nelle nostre iniziative politiche e culturali al rispetto della legalità, dell’amor di Patria e nella difesa di quei valori fondamentali costitutivi di ogni società civile che è la famiglia.

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