Rosarno, arrestato Salvatore Fazzari per armi

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Nella giornata di Sabato 11 aprile u.s., in Candidoni (RC), alla contrada Baracconi di Località Barbasano, a conclusione di specifico ed ampio servizio di controllo del territorio coordinato dalla Compagnia Carabinieri di Gioia Tauro e teso alla repressione dei reati in materia di armi, i militari della Tenenza di Rosarno, unitamente ai militari della Compagnia Speciale, dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e del Nucleo Cinofili del G.O.C. di Vibo Valentia, traevano in arresto, in flagranza di reato, FAZZARI Salvatore, di anni 33, coniugato, già pregiudicato, resosi responsabile dei reati di cui all’art. 697 co. 1 c.p., artt. 02-10-14 l.497/74, art. 23 l. nr. 110/75 (detenzione di armi da guerra e clandestine con relativo munizionamento anche da guerra) ed art. 648 c.p. (ricettazione). Il FAZZARI su disposizione del PM di Turno, dott. Francesco PONZETTA è stato rinchiuso presso la Casa Circondariale di Palmi in attesa della convalida dell’arresto.

I Carabinieri sono addivenuti a questo allarmante rinvenimento, a seguito di una prolungata perquisizione, effettuata presso le pertinenze della masseria, nella materiale disponibilità del predetto, durante la quale rinvenivano, all’interno di un tubo in plastica arancione con entrambi i tappi chiusi ermeticamente e siliconati, ulteriormente sigillate in cellophane:

01 una pistola mitragliatrice mod. “Skorpion” in cal. 7,65;

    01 un fucile mitragliatore AK-47 c.d. “Kalashnikov”, di fabbricazione slava con matricola abrasa;

01 un fucile mitragliatore M-70 anch’esso del tipo “kalashnikov”, di fabbricazione slava;

 02 due serbatoi per fucile mitragliatore AK-47;

  03 tre serbatoi per pistola;

   20 venti cartucce cal. 12;

  128 centoventotto cartucce cal. 7,62X39 del tipo “kalashnikov”;

    72 settantadue cartucce cal. 7,65;

  347 trecentoquarantasette cartucce cal. 9X21.

Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro. Ulteriori indagini in corso da parte degli inquirenti, volte ad appurare la provenienza delle armi e delle munizioni sequestrate anche in considerazione del fatto che rispetto al calibro dei proiettili ritrovati non sono state rinvenute le corrispettive armi.

La tipologia delle armi e la loro perfetta efficienza (tutte e tre ben oleate ed integre in ogni loro parte) lasciano presagire che le stesse sarebbero potute servire di li a poco a qualche eclatante gesto delittuoso. È su questo fronte che gli investigatori proveranno ulteriormente a far luce.

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