La nutrizionista risponde, Gotta: cosa mangiare e cosa no

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Gentile Dottoressa,

mio padre soffre di gotta e il dottore gli ha consigliato di stare attento a tavola. Ma esattamente, a cosa? C’è qualche alimento che deve evitare o deve preferire? Grazie mille

Mariella

 

Ciao Mariella,

la gotta è un’infiammazione delle articolazioni dovuta al deposito di acido urico, un prodotto che deriva dal metabolismo delle purine, il quale, se presente in quantità superiori al limite consentito, precipita formando dei cristalli che il sistema immunitario percepisce come “estranei” ed inizia ad attaccare provocando così l’infiammazione dolorosa.

Per tenere sono controllo l’uricemia, è opportuno modificare la dieta che deve essere povera di grassi e di fruttosio in quanto sfavoriscono l’eliminazione per via urinaria dell’acido urico, e ricca di proteine ed amidi che, al contrario, la favoriscono.

Chi soffre di questo disturbo deve sapere che gli alimenti si possono dividere in tre categorie in base al contenuto di purine: elevato, medio e basso. Il soggetto iper-uricemico  deve evitare il consumo degli alimenti che contengono un elevato contenuto di purine; moderare il consumo di alimenti a medio contenuto di purine e consumare liberamente gli alimenti a basso contenuto di purine.

Per farle alcuni esempi. Tra gli alimenti ad alto contenuto di purine (da 150 mg a 800 mg su 100 g) troviamo crostacei, sardine, alici, acciughe, sgombri, cozze ecc. Tra i moderati (da 50mg a 150 mg su 100 g) ci sono vitello, agnello, maiale, prosciutto, pesce, legumi ecc. Quelli a più basso contenuto di purine (da 0 a 50 mg su 100 g) sono: latte e derivati, verdure e ortaggi, pasta, riso ecc.

Dott.ssa Lorena Muzzupappa

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