La nutrizionista risponde: Colesterolo alto: che fare?

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Gentile dottoressa,

mi chiamo Giuseppe e ho 58 anni. Le scrivo perché ho fatto le analisi e mi è uscito il colesterolo alto e vorrei sapere come devo comportami a tavola e se devo fare qualcos’altro. La ringrazio tantissimo.

Giuseppe

 

Carissimo Giuseppe,

il primo consiglio che le do è quello di sottoporre le sue analisi alla visione di un medico il quale saprà senz’altro risalire alla causa del problema e così scegliere la terapia più idonea al suo caso.

L’ipercolesterolemia può avere diverse cause: predisposizione genetica, fumo di sigaretta, sedentarietà, squilibri ormonali e tiroidei, utilizzo di alcuni farmaci e diabete sono tutti fattori che possono influenzare negativamente il livello di colesterolo plasmatico, compromettendo nel tempo la salute di cuore ed arterie. Avrà notato senz’altro che tra le cause non ho citato la dieta. Il colesterolo di origine alimentare, anche quando introdotto in eccesso, influenza poco la colesterolemia totale perché le nostre cellule sono in grado di attivare dei meccanismi di controllo che permettono di bloccare la produzione di colesterolo quando questo è stato introdotto eccessivamente con gli alimenti. Tuttavia, è comprovato il fatto che riducendo il colesterolo di origine alimentare, si osserva un sensibile decremento del suo livello plasmatico, anche del 30%. Per ottenere questa riduzione è necessario aumentare l’introito di verdure che apportano fibre, le quali aiutano a rimuovere il colesterolo in eccesso, ridurre l’apporto di alimenti ad alto contenuto di colesterolo e preferire le carni bianche e il pesce, fonte di acidi grassi essenziali che favoriscono il benessere dell’organismo.

Gli alimenti ad alto contenuto di colesterolo sono: i condimenti di origine animale come burro, lardo e strutto, per cui per condire è sempre meglio utilizzare il classico olio extravergine di oliva; il latte e i suoi derivati a meno che non siano stati precedentemente scremati; le carni grasse; i molluschi e i crostacei (100 g di gamberi hanno 150 mg di colesterolo); il tuorlo di tutti i tipi di uova.

Un altro aspetto da considerare riguarda i fattori modificabili dello stile di vita quali fumo di sigaretta e sedentarietà: cambiare questi aspetti favorisce senz’altro la riduzione del colesterolo plasmatico, oltre a migliorare sensibilmente la qualità stessa della vita e la salute.

Se, infine, la causa dell’ipercolesterolemia non è controllabile, si rimanda sempre al medico la prescrizione della terapia farmacologica adatta.

Dott.ssa Lorena Muzzupappa

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