La nutrizionista risponde: Osteoporosi, cosa non può mancare nella dieta

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Carissima dottoressa,

dopo l’entrata in menopausa ho paura dell’osteoporosi. Per prevenirla, quali alimenti non devono mai mancare sulla mia tavola? Grazie, è sempre gentilissima.

Franca

 

Carissima signora Franca,

l’osteoporosi è una patologia caratterizzata dalla perdita di massa ossea che può essere dovuta a diversi fattori: genetici, patologici, metabolici o nutrizionali. Uno dei fattori di rischio è proprio la menopausa e per questo è importante prendere opportuni provvedimenti preventivi.

È bene ricordare che gli elementi che partecipano alla formazione dell’osso sono  il calcio, il fosforo e la vitamina D. Se il fosforo di trova facilmente il moltissimi alimenti, per il calcio possono esserci maggiori difficoltà in quanto molto spesso non si trova il forma assorbibile dall’organismo, così come avviene per la vitamina D, il cui fabbisogno non viene soddisfatto con l’alimentazione ma bensì con l’esposizione ai raggi solari. Anche l’attività fisica è fondamentale per proteggere le ossa: essa rinforza i muscoli e favorisce il trasporto di quelle sostanze utili a mantenere un’adeguata struttura ossea.

Nella sua dieta non devono mancare latte, yogurt e formaggi, fonti di calcio assimilabile, pesce che fornisce vitamina D, soia e legumi che sono ricchi di proteine vegetali le quali riducono la perdita di calcio con le urine e contengono sostanze ad azione protettiva sull’osso. Anche gli ortaggi a foglia verde (rucola, radicchio verde, broccoli, cicoria, bieta) sono ricchi di calcio, mentre tra la frutta, il maggiore contenuto di calcio si trova in fragole, frutti di bosco e agrumi.

Altre raccomandazioni da mettere in pratica sono: bere acqua ad alto contenuto di calcio (150-200 mg/l); evitare il consumo di alcolici perché interferiscono negativamente con la salute dell’osso; ridurre il consumo di sale perché favorisce la perdita di calcio; fare attenzione al consumo di alimenti integrali, spinaci, prezzemolo, uva, fichi, prugne, cioccolato, caffè e tè perché contengono sostanze dette ossalati che riducono l’assorbimento intestinale del calcio.

Dott.ssa Lorena Muzzupappa

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