Il “progressivo sbilanciamento verso le regioni del centro-nord e la capacità di riciclare e reimpiegare i capitali illeciti” è segnalato nella relazione semestrale della Direzione nazionale antimafia (prima metà del 2017), trasmessa alla Camera. Nel semestre considerato si continuano a cogliere “importanti segnali sia di radicamento che espansionistici fuori dalla Calabria, in entrambi i casi finalizzati a permeare i gangli strategici dell’economia, dell’imprenditoria e finanche della pubblica amministrazione”.
Il traffico internazionale di droga, indica la Dia, “rimane la primaria fonte di finanziamento” della ‘ndrangheta, ma ci sono tentativi di infiltrazione dell’economia sana, in particolare nella fornitura di energia elettrica, anche da rinnovabili e nei giochi e scommesse.