Ospedale Gioia Tauro, paziente infartuato, ambulanza senza benzina- denuncia del sulpi

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Il Sulpi, ha denunciato un grave caso di malasanità nella Piana di Gioia Tauro. “Nella giornata del 22 agosto un uomo A. D. di anni 52, non riuscendo a definire un dolore atipico al petto che persisteva da circa 4 ore, verso le ore 05,00 decide di recarsi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Gioia Tauro dove, dopo gli accertamenti, analisi ed elettrocardiogramma che risulta in un primo momento negativo, gli viene diagnosticato un evento ischemico. Dopo circa un’ora giunge la diagnosi di Infarto del Miocardico Acuto in sede inferiore. Si inizia così la terapia di urgenza e si decide di trasferire il paziente presso l’emodinamica più vicina per trattamento di rivascolarizzazione.

L’emodinamica di Reggio Calabria risponde dicendo di trasferire il paziente presso il Pronto Soccorso dove verrà rivisto e valutato, pur conoscendo la diagnosi certificata dal Medico del Pronto Soccorso di Gioia Tauro. Intanto viene chiesto alla postazione del SUEM 118, che stazionava presso l’Ospedale di Gioia Tauro, di provvedere immediatamente al trasferimento del paziente.

Arriva purtroppo una risposta inaspetatta: ”L’ambulanza di Gioia Tauro non può partire perché a dire del personale la scheda carburante è inservibile”. Vana, la proposta dei familiari del paziente, i quali si sono offerti di pagare il carburante. Procedendo alla ricerca di altra ambulanza, si accertava che quella della postazione di Taurianova non era utilizzabile per “GRAVI PROBLEMI AI FRENI e quella di Polistena giunse al PS di Gioia Tauro intorno le 7,30 ovvero un’ora e quindici minuti dal momento della possibile partenza.

Per fortuna, il paziente con infarto in sede Inferiore, ricoverato a Catanzaro presso l’Unità Coronarica e non al Pronto Soccorso di Reggio Calabria, è stato rivascolarizzato in urgenza mediante PTCA e triplice stent.

“Chi gestisce il SUEM 118, deve o non deve risolvere questi problemi in tempi reali?
Adesso basta, è tempo di rivedere tutto il sistema sanitario provinciale e assegnare responsabilità e far pagare coloro che si pagano da responsabili e lasciano gravissimi vuoti gestionali, tali da mettere in pericolo la vita delle persone ammalate.
E’ tempo di dare segnali forti e chiari di cambiamento. La gestione commissariale deve spogliarsi dei propri panni e andare sui posti di lavoro da comune cittadino ammalato per capire i reali problemi di un sistema sanitario provinciale ridotto in miseria ed adottare misure urgenti per garantire e tutelare la salute dei cittadini.”

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